Via Appia Antica. Candidata a Patrimonio dell’Umanità Unesco

Verrà, a giorni, proposta dal Ministero della Cultura Via Appia Antica, come Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Il poeta Stazio la soprannominò Regina viarum, perché era la via economica più importante, collegando Roma con il porto Brindisi, porta dell’Oriente e perché era tra le opere ingegneristiche più un’avanzate del tempo.

Costruita dagli antichi romani (dal 312 a. C.) per unire la capitale con il sud Italia, dapprima fino a Capua quindi prolungata fino al porto di Brindisi da dove si partiva per raggiungere la Grecia, l’Oriente e l’Egitto,  la via iniziava da Porta Capena (nei pressi dell’attuale Passeggiata Archeologica) e giungeva quasi senza interruzioni fino al meridione.

Ancora oggi il percorso coinvolge 74 comuni delle seguenti 4 regioni: Lazio, Campania Basilica e Puglia.

Annunciata nel maggio scorso, la candidatura sarà presentata il 1° ottobre dal Ministero della Cultura nel corso di TourismA– Salone Archeologia e Turismo Culturale.

Come dice il ministro Franceschini la storica via  “ha tutte le caratteristiche per diventare uno dei grandi cammini europei”.

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