Taipei e Hong Kong, in ricordo di Liu Xiaobo

È trascorso un anno dalla morte del docente universitario dissidente cinese Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace, autore del manifesto Charta O8, in cui chiedeva al suo Paese il rispetto per i diritti umani e la democrazia, non gradito alle autorità Cinesi che l’hanno lasciato morire, dopo anni trascorsi in prigione (per sovversione contro lo Stato) e un tardivo ricovero in ospedale.

Icona del movimento democratico cinese, la scomparsa del docente universitario viene ricordata, soprattutto nel mondo asiatico con varie commemorazioni e l’inaugurazione di statue che lo commemorano.

Il 13 luglio 2018, anniversario della sua scomparsa, sono state inaugurate 2 statue a Taipei (Taiwan) e a Hong Kong.

Nella capitale di Taiwan, l’opera (nella foto sopra) che sorge nella una zona turistica Taipei City Hall Plaza – come riporta il portale New Bloom – è in realtà un complesso scultoreo composto da un libro, sul quale è raffigurata l’immagine del dissidente cinese, una sedia e una rosa ed è stata realizzata dall’artista Cheng Ai-hua: il libro assurge a simbolo della libertà di parola e ricorda i tanti scritti lasciati dal dissidente cinese; la sedia  rimanda all’impossibilità di Liu di ritirare il Nobel, quando le fu assegnato nel 2010, perché già in carcere lasciando dunque la sedia della cerimonia ‘vuota’ la quale, al tempo stesso,  invita il passante a sedersi per avviare un dialogo metaforico con Liu; la rosa, infine, simbolo del movimento democratico taiwanese ricorda la lotta e il sacrificio di Liu per la democrazia in Cina.    Il progetto è stato curato da Wu’erkaixi, uno degli studenti organizzatori delle proteste di piazza Tiananmen nel 1989 ed ex allievo di Liu, che ha scoperto la statua con una cerimonia commemorativa.

Anche il sito scelto a Hong Kong, Times Square (Causeway Bay) è molto frequentato dai turisti della Cina continentale.  La statua  (nella foto sopra) svelata è tradizionale: alta 1,50 metri con il busto di Liu Xiaobo è stata realizzata grazie alla donazione di un cittadino anonimo; le cerimonie di commemorazioni sono state organizzate dagli attivisti della Lega democratica.

Nel frattempo la moglie di Liu, Liu Xia, artista cinese, anche’essa agli arresti domiciliari dal 2010 per aver parlato in difesa del marito, a seguito delle richieste internazionali è stata rilasciata; ottenendo il permesso di curarsi all’estero per una grave forma di depressione, Liu Xia ha lasciato la Cina per la Germania il 10 luglio 2018.

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