Referendum. Fra nucleare, ecologia e diritti negati la Svizzera dice no
Gli svizzeri hanno respinto con il 54% di voti contrari, la proposta referendaria dei Verdi elvetici “Per un abbandono pianificato dell’energia nucleare”, con la quale chiedevano la dismissione delle centrali nucleari del paese entro il 2029.
Il testo non ha ottenuto nemmeno la maggioranza dei cantoni. Infatti, per essere approvata il quesito referendario richiedeva la doppia maggioranza: cittadini e cantoni.
Rimane la decisione del Governo federale che all’indomani della catastrofe nucleare di Fukushima, in Giappone nel 2011, annunciò l’abbandono progressivo del nucleare, la rinuncia alla costruzione di nuove centrali e la chiusura di quelle esistenti al termine del loro ciclo di vita.
Naufragato anche il referendum che avrebbe consentito la realizzazione del nuovo parco nazionale Parc Adula. L’approvazione del progetto richiedeva il consenso di almeno 13 dei 17 Comuni interessati. Complessivamente i voti contrari sono stati 3.909, i favorevoli 3.785.
Infine anche Zurigo ha rifiutato, a grande maggioranza – 80,9% dei votanti – , la proposta del piccolo partito conservatore UDF, che chiedeva di precludere nel cantone l’eventuale possibilità futura di matrimonio per le coppie omosessuali.
aggiornamento del 28 novembre 2016, h. 15,30
Svizzera. Referendum fra nucleare, ecologia e diritti
Il 27 novembre 2016 i cittadini svizzeri sono chiamati alle urne per votare il referendum proposto dai Verdi locali per promuovere la progressiva disattivazione di tutte le centrali nucleari presenti sul territorio elvetico dal 2017 al 2029, attraverso una modifica costituzionale.
In Svizzera c’è la centrale più antica del mondo, la Beznau (nella foto a sinistra), in attività da 47 anni. Complessivamente nel territorio elvetico sorgono 5 centrali nucleari, oltre la Beznau che producono circa il 40% del consumo elettrico del Paese.
Il referendum “Per un abbandono pianificato dell’energia nucleare” vede l’opposizione del Consiglio federale e del Parlamento.
Non solo nucleare
Sempre il 27 novembre sono previste ulteriori consultazioni a livello cantonale e locale. Delle quali una concerne la Svizzera italiana e l’altra Zurigo.
La prima sempre di carattere ecologista, completa la serie di votazioni comunali nelle 17 località (14 nei Grigioni e 3 nel Ticino) interessate dal progetto “Parc Adula”, che prevede la nascita di un parco nazionale attorno all’Adula. Sarebbe il secondo parco nazionale della Svizzera, dopo il parco engadinese creato nel 1914.
La seconda consultazione popolare avverrà a Zurigo, per iniziativa dell’UDF, piccolo partito conservatore che mira a prevenire un eventuale apertura del cantone al matrimonio per le coppie gay,
Il testo del referendum contiene la richiesta che il matrimonio sia classificato nella costituzione come “comunità di vita fra un uomo e una donna”. Se ci sarà la vittoria dei “sì”, nel cantone si proibirà il vincolo tra gli omosessuali.
Divieto che decadrebbe, qualora la Confederazione dovesse decidere a favore del matrimonio gay. Attualmente consente il diritto dell’unione registrata. Ma nel prossimo anno, le Camere prenderanno in esame un’iniziativa parlamentare, già promossa da entrambe le commissioni competenti, che prevede l’estensione del diritto matrimoniale anche alle coppie omosessuali.
27 novembre 2016, h.15,15