Modalità aereo. Usiamola anche a terra
Tra le novità tecnologiche relative all’ormai compagno fedele degli uomini del terzo millennio, vale a dire, lo smartphone, emerge la funzione modalità aereo, i cui vantaggi sono benefici anche una volta ritornati sul pianeta Terra.
Tale modalità è stata introdotta nel 2013; disattiva, durante la fase di atterraggio e decollo del volo, tutti i tipi di connessione (rete telefonica e wifi, Bluetooth e GPS) dei nostri dispositivi tecnologici, per evitare l’emissione di onde radio che potrebbero interferire con gli strumenti a bordo di navigazione. Ma a cosa serve allora mantenerlo acceso durante il volo? Per lavorare, per leggere, per ascoltare musica, per ingannare il tempo con i video giochi.
Oltre le attività citate, comunque utili, anche se non siamo connessi con il mondo, e man mano che è passato il tempo dall’introduzione della modalità aereo, le persone iniziano a rivalutarla. E se in prima battuta, sembrava un fastidioso limite, ora ne apprezzano i vantaggi.
Perché? Prima di tutto dobbiamo dare un veloce, ma utile quanto necessario sguardo ai numeri. 30 milioni circa di noi italiani, dei 60 della popolazione complessiva, è connesso e trascorre in media attorno alle 4 ore e 30 su Internet e, sicuramente inconsapevolmente, consulta il video dello smartphone dalle 50 alle 80 volte al giorno; il 4% supera le 200 volte al giorno, pari a circa 5 ore al giorno. Un dato sproporzionato che ci sottrae produttività nel senso più ampio del termine; lavoriamo, ma anche ci rilassiamo, riposiamo e dormiamo di meno.
Abbiamo perso il controllo del tempo, affermano gli esperti, che studiano l’influenza negativa dell’onnipresenza dello smartphone acceso, al quale imputano perfino una diminuzione della profondità di una conversazione tra due persone, se compiuta alla presenza del cellulare, muto ma acceso.
Una considerazione, quest’ultima che non ci sembra un’esagerazione da addetti ai lavori. Che fare allora? Torniamo al vecchio, ma pur sempre utile, cellulare e abbandoniamo lo smart che non ci rende poi così smart? No, attiviamo la modalità aereo, anche quando non voliamo.
Questa modalità viene in aiuto non solo a noi ma anche ai nostri cellulari, intelligenti si, ma con reti di trasmissione e ricezione non tanto “intelligenti e frequenti” quanto loro. Senza dimenticare l’annosa questione della banda larga che nel nostro paese continua a essere limitata, lenta e molto costosa. La mancanza di una buona connessione incide anche sulla durata della batteria del telefonino, la quale, se costretta a “cercare” l’antenna che offra un segnale superiore, è sottoposta a un super lavoro e si scarica facilmente.
Situazioni che richiederebbero l’off dell’apparecchio. Invece, inserendo la modalità aerea, possiamo evitarlo. Sarà la modalità stessa, quando ci riconnetteremo a una rete wi-fi, a permetterci l’uso dei servizi essenziali, come ad esempio l’inviare o ricevere un’e-mail o usare “WhatsApp, senza il peso delle altre funzioni che rimangono disconnesse; quindi, usufruiamo dell’utilità del telefono, anche con scarso segnale e risparmiando l’uso della batteria. E sempre grazie alla disconnessione dagli altri servizi, la modalità aereo accelera il processo di ricarica del cellulare. Comodo, se si ha poco tempo a disposizione.
Ma il vantaggio, che sembra apprezziamo di più della modalità aereo, è la possibilità che ci offre di leggere i messaggi di WhatsApp e di Facebook senza che i nostri interlocutori se ne accorgano. Come voler vivere un attimo d’intimità, prima di ritornare in linea e riaffrontare il mondo.