Dmitry Muratov. Il suo Nobel per i bambini ucraini
Dmitry Muratov, il famoso giornalista ed editore russo del quotidiano investigativo indipendente Novaja Gazeta, ha messo all’asta la sua medaglia del Premio Nobel per la Pace, ricavandone 103,5 milioni di dollari (circa 93 milioni di euro) a favore dei bambini sfollati a causa del conflitto in Ucraina.
Secondo Heritage Auctions, organizzatore dell’incanto, il ricavato della vendita, avvenuta a New York telefonicamente ad un’anonimo compratore, sarà devoluto al programma per i bambini ucraini rifugiati a causa della guerra dell’UNICEF. Un’organizzazione sovranazionale e che come tale “può lavorare al di sopra dei governi. Per lei non ci sono confini” ha commentato lo stesso giornalista all’AFP.
Muratov ha vinto il Nobel nel 2021, insieme alla giornalista filippina Maria Ressai per “i loro sforzi per preservare la libertà di espressione” come recitava la motivazione del prestigioso premio.
Come è noto, Dmitry Muratov fa parte del un gruppo di giornalisti che nel 1993, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, fondò Novaja Gazeta.
Da allora il giornale non è mai venuto meno all’indipendenza delle sue idee e dei fatti raccontati a costo della vita come è accaduto a molti suoi collaboratori, tra i quali, Anna Politkovskaïa, assassinata nel 2006.
Alla loro memoria Dmitry Muratov ha dedicato il suo Premio Nobel lo scorso autunno con le parole “questo giornale è pericoloso per la vita delle persone”.
Novaja Gazeta è, infatti, particolarmente nota per le sue indagini sulla corruzione e le violazioni dei diritti umani in Cecenia. Alla fine del marzo scorso ha annunciato la sospensione delle pubblicazioni online e cartacee in Russia fino alla fine dell’intervento in Ucraina, a causa dell’irrigidimento del Cremlino contro le voci dissonanti.
Prima della sospensione è stato l’ultima voce ad esprimere critiche al presidente russo Vladimir Putin.