Civil March for Aleppo. Il diario del cammino. Gennaio
In Cammino
Come vi abbiamo anticipato nel nostro articolo Parte la Marcia Civile per Aleppo, in questa pagina seguiremo la straordinaria iniziativa Civil March for Aleppo, ideata dalla giornalista polacca Anna Alboth con puntuali aggiornamenti.
La marcia iniziata a Berlino il 26 dicembre 2016 si prefigge di raggiungere Aleppo in circa 3 mesi e mezzo, con una media prevista di 20 km al giorno percorrendone a piedi un totale di 3.600, lungo il tratto della rotta balcanica seguita dagli esuli e migranti in fuga dalla guerra, ma in senso inverso: Germania, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia, Croazia, Serbia, Macedonia, Grecia, Turchia, Siria
Obiettivo dell’iniziativa “dire un forte “no” alla guerra, alle atrocità e alle morti, ed essere uniti agli amici siriani“.
Gli organizzatori della CMA (Civil March for Aleppo) non hanno sostegno di ONG, né sono affiliati a movimenti politici. “L’unica affiliazione di questa marcia è la pace. E la speranza per Aleppo e le altre città e villaggi siriani” precisano. “Siamo solo persone a caso, nella media ma pronte a rinnegare il senso di impotenza.Vogliamo andare e aiutare gente come noi, che non è stata abbastanza fortunata da essere nata a Berlino, Londra o Parigi”.
Per chi volesse unirsi al gruppo della Civil March, anche per un piccolo tratto, può consultare la mappa civilmarch.org/here-you-can-join–our-route- Per mettersi in contatto con il gruppo, può rivolgersi alla pagina Facebook dell’iniziativa o attraverso Twitter #Civilmarchforaleppo.
Per chi invece volesse sostenere l’iniziativa, può offrire il suo contributo al sito : gofundme.com/CivilMarchForAleppo.
I partecipanti della Marcia finora sono stati sempre riusciti a dormire al chiuso. Ma per ogni evenienza futura, avvisano coloro che vogliono unirsi a loro, sono forniti di grandi tende riscaldate e dispongono di una macchina che trasporta i bagagli dei marciatori. Basta dotarsi di un sacco a pelo, di un matt e di un abbigliamento consono a temperature sotto lo zero.
E ora, idealmente al loro fianco, partiamo con il Diario della Marcia
26 – 31 gennaio 2017 – Zvole – Mikulov (CZ). Un pensiero attivo per i profughi
Il pensiero va ai profughi, alle tante troppe persone che soffrono gli stenti di questo rigido inverno nei campi profughi. Secondo l’Unicef sono 23.700 rifugiati e migranti, bloccati nei campi profughi in Grecia e nei Balcani, La maggior parte proveniente dalla Siria, dall’Iraq e dall’Afghanistan. Tanti i bambini e i neonati; numerosi i minori non accompagnati. Una situazione che ha spinto gli organizzatori della Marcia Civile per Aleppo a donare 1/3 terzo del loro budget all’organizzazione civile Fresh for Serbia.
L’organizzazione provvede alla distribuzione giornaliera di frutta e verdura fresca per completare le razioni diarie di cibo per i rifugiati, inadeguate soprattutto per i più giovani, per contrastare i problemi di saluti che potrebbero derivare a breve e a lungo termine dall’attuale malnutrizione.
In questi giorni il gruppo della CMA, lungo le sue tappe, segnala 2 incontri che non esita a definire speciali.
A Brno, un ingegnere siriano che vive da 4 anni nella città ceca, durante la pausa pranzo – lavoro presso l’Università locale- ha attraversato la città pur d’incontrare il gruppo e dirgli che loro voce si è sentita e che devono continuare la loro marcia, per la Siria, per i civili e per la pace.
Giunti a Zidlochovice sono stati raggiunti dal sindaco della città (fotografia a lato), che ha voluto esprimere il suo sincero sostegno alla Marcia e il suo apprezzamento verso questo tipo di iniziative.
“È bello sentirselo dire da un politico locale” scrivono rincuorati i partecipanti, mentre si preparano a varcare un nuovo confine.
Per il 2 febbraio 2017, infatti, gli organizzatori contano di attraversare il confine tra la Repubblica Ceca e l’Austria, giungendo, dopo una camminata di 19 chilometri, a Poysdorf.
aggiornamento 1 febbraio 2017, h. 18.00
18 – 25 gennaio 2017 – Ondrejov – Zvole (CZ). Abbattiamo l’indifferenza
Da quando la Marcia è partita da Berlino, gente di 21 nazionalità ha camminato a sostegno dei civili siriani. Tra loro c’è Tomas (nella foto a lato), che marcia portando una bandiera bianca con scritto ” L’indifferenza verso gli altri e l’indifferenza per la sorte di tutti noi nella nostra interezza è precisamente quello che apre la porta al male” dello scrittore e politico ceco Vackav Havel. Così spiega perché ha deciso di marciare: “Non posso restare a casa e sentirmi bene. Sono profondamente colpito per la morte di centinaia di migliaia di donne e uomini. Di bambini rimasti senza genitori. Dei bombardamenti aerei che distruggono tutto. Partecipando alla marcia, voglio dimostrare che provo compassione per questa gente. Spero che la Marcia contribuisca a portare la pace in Siria”.
Intanto continuano le attività della March Academy. Nonostante i circa 20-24 chilometri sulle gambe la sera, raggiunta la meta, non si sottraggono ai dibattiti di approfondimento sulla questione siriana e dei migranti. Com’è accaduto a Zruc nad Sazavou, la sera del 20 gennaio, nella Chiesa locale che li ha ospitati e hanno discusso sulla situazione dei profughi nella Repubblica Ceca. Mentre pensano a un insieme di eventi – concerti, colloqui e ancora dibatti, per il prossimo week-end, quando sosteranno a Brno per 2 notti.
Prima che la Marcia partisse da Berlino, una signora aveva consegnato agli organizzatori un piccolo sacco contenente tanti cuori fatti all’uncinetto, chiedendo loro di lasciarli sugli alberi, lungo la strada. E così stanno facendo i partecipanti, disseminando per i quasi 400 chilometri finora percorsi, questi ricami con la speranza che “un po’ di quest’amore trovi la sua strada verso la Siria.
Il 26 gennaio, sarà trascorso un mese da quando la Civil March for Aleppo ha iniziato il suo cammino, ed è prossima a varcare il confine con l’Austria.
aggiornamento 25 gennaio 2017, h. 19,00
15 – 17 gennaio 2017 – Praga – Ricany. Dalla Repubblica Ceca al … Madagascar!
E sono a Praga, capitale della Repubblica Ceca. Entusiasti per la nuova tappa raggiunta il 15 gennaio, i marciatori celebrano un dibattito sulla Siria e sulla multiculturalità, cui segue un concerto di musica dal vivo. Tanto per rilassarsi un po’. I partecipanti non sanno ancora che una bella sorpresa sta per realizzarsi.
Il 16 gennaio, infatti, commossi, apprendono la notizia che alcuni aderenti della CMA hanno organizzato a Fianarantsoa nel Madagascar (fotografia sopra), un evento solidale, cui hanno partecipato gente di tutte le età. La spinta propulsiva per la solidarietà verso il popolo siriano della Marcia Civile per Aleppo, supera i confini Europei e si espande in Africa.
Non è la prima manifestazione che avviene al di fuori dalla Marcia, ma da essa ispirata. Varie sono le persone che, dopo aver partecipato alla marcia, una volta tornate a casa, organizzano un evento nel corso del quale raccontano l’esperienza vissuta camminando: le difficoltà, lo scambio d’idee durante i dibattiti e la grande condivisione emotiva.
Le adesioni aumentano di giorno in giorno. Gli organizzatori ricevono numerose mail di persone che esprimono il desiderio di unirsi alla CMA lungo il suo percorso. Fra cui, quella di un gruppo d’italiani che hanno intenzione di raggiungere la Marcia e camminare in Croazia.
O come la signora della fotografia a lato, che dopo aver raggiunto la Repubblica Ceca in aereo da Milano, ha trascorso la notte con il gruppo, ha marciato il giorno seguente (17 gennaio) per un paio d’ore per poi ripartire la sera stessa.
Gente che va gente che viene e piccoli miracoli. Come quando il gruppo è stato raggiunto da un signore ceco che ha percorso 300 chilometri, per portargli vasetti contenenti gulasch ceco. Lungo il percorso ha convinto un ristorante ad aprire le porte al gruppo e lasciargli riscaldare il cibo. E ha fatto sì che la polizia locale acconsentisse che il gruppo cambiasse il proprio percorso, come necessitava. Infine, congedandosi, ha promettesso di unirsi al gruppo il prossimo marzo, per marciare insieme per 2 settimane.
Il 17 gennaio il gruppo ha lascia Praga per dirigersi a Ricany . Dopo 24 chilometri di marcia, arrivati a destinazione, sono stati calorosamente accolti dal vice-sindaco che ha espresso il suo pieno sostegno per la loro causa.
Che bella sensazione dopo una lunga giornata di cammino… .
aggiornamento 18 gennaio 2017, h. 18,30
10 -14 gennaio 2017 – Libouchec – Roztoky (CZ) – Paese che vai gente che trovi
Libouchec – Usti nad Labem è il percorso della Marcia delle Pace per Aleppo del 10 gennaio. Marciare nella Repubblica Ceca è molto diverso che marciare in Germania. Lo scorta della polizia è maggiore. Diverse le reazioni delle persone che s’incontrano attraversando le città. Sorridono fino a quando i partecipanti non scandiscono, in Ceco, lo slogan “Pace per la Siria”. Allora, raccontano i partecipanti su Facebook, “i loro sorrisi si sciolgono è assumono un’espressione sgomenta” e il disagio è palpabile. Arriva anche qualche offesa pesante e i partecipanti alla Marcia assumono maggiore consapevolezza delle tensioni che il problema dei profughi provoca in questa parte d’Europa.
Ma la smentita di quel rude sentire espresso è dietro l’angolo. Infatti, giunti alla metà prefissata, dopo aver camminato a meno 11 gradi, i marciatori non hanno tempo di chiudersi la porta alle spalle che sentono bussare. Aprono e, a sorpresa, si trovano di fronte una donna ceca che con un timido sorriso gli consegna del cibo caldo. E poi ne arriva un’altra e un’altra ancora e così via. Le signore non parlano inglese, lasciano il cibo e se ne vanno. Neanche il tempo di scattare una fotografia. E in men che non si dica 10 pentole (fotografia in basso), con deliziose ministre calde e vari deliziose pietanze, rinfrancano gli animi e risvegliano l’ottimismo.
I partecipanti non finiscono mai di stupirsi per la gentilezza e il calore con cui le persone li accolgono nei luoghi della loro percorrenza. “È qualcosa” scrivono “che non si può esprimere a parole”. Bisognerebbe essere lì per capirlo. E sono queste attenzioni spontanee e inattese, il sostegno e la comprensione che ricevono sia nella vita reale sia online, che aiutano i partecipanti a superare gli attacchi che ricevono dagli scettici, dai pessimisti, se non dai nemici della loro iniziativa. Sovente si sentono dire “Ma cosa vuoi che cambierà con la Marcia?” oppure “La Marcia è inutile. Non farà del bene ai siriani”. Loro traggono la forza dai piccoli e grandi gesti di solidarietà attraverso che non li fa sentire soli in questa impresa.
La loro volontà si rafforza, come si rafforza il senso della loro Marcia: camminare insieme per la pace, la democrazia e la libertà della Siria.
14 gennaio alle 9 del mattino sono pronti ad iniziare il cammino . Li aspetta 21 chilometri a piedi per raggiungere Roztoky.
Buona marcia, buona giornata e a presto.
aggiornamento 14 gennaio 2017, h. 09,45
9 gennaio2017: Repubblica Ceca: il primo traguardo
Il primo traguardo è stato raggiunto. Leggiamo sulla pagina Facebook CMA che il gruppo ha attraversato il confine Germania – Repubblica Ceca, raggiungendo Libouchec. Lo aspettava un “accogliente” gruppo di persone con un’ottima torta. “Ringraziamo tutte le persone che hanno camminato con noi in Germania” scrivono “ora è il momento di marciare insieme nella Repubblica Ceca”.
Le motivazioni che animano questo ammirevole gruppo di persone che, come vediamo dalle fotografie, sono ormai nel pieno del rigore invernale e camminano sotto la neve per circa 15 chilometri al giorno, sono ben espresse dalle dichiarazioni di 3 partecipanti, che riportiamo di seguito:
Stefan: “Sto camminando, perché credo che dobbiamo smetterla di essere contro qualcosa, ma è giunto il momento di mostrare empatia e compassione per le vittime della guerra e dare loro una voce. Marcio per iniziare un dialogo sulla strada e capire meglio. La pace non si raggiunge con l’ opinione individuale, ma con l’ ascolto e la comprensione degli altri.”
Szymon: “Sto camminando perche ‘ credo nella solidarietà umana e nel potere di creare la pace insieme. Per l’idea di essere vivo, ti serve un pò di follia: partecipo alla Marcia con questa convinzione…” –
Varduhi: “Marcio, perché voglio che nessun bambino siriano abbia il timore di essere dimenticato. Io sono nata durante il periodo della guerra e so cosa vuol dire sentire che tutto il mondo si è dimenticato di te, della tua famiglia e delle persone che ami. Voglio che tutti i siriani sappiano che, anche se non riesco a dare loro un sostegno materiale, non li dimentico e il nostro spirito buono è con loro”.
aggiornamento 10 gennaio 2017, h. 10,14
7- 8 gennaio 2017: Bye Bye Germany
Il gruppo cresce. Il 7 gennaio nel percorso Dresda – Heidenau hanno marciato circa 200 persone. La sera, con 19 chilometri in più sulle spalle, o meglio dire sulle gambe, hanno organizzato il secondo evento della March Academy: all’interno del dibattito sono stati proiettati un film sulla guerra in Siria, che un regista tedesco ha girato in loco nel 2014 e i video di un attivista siriano. Presenti sia il regista sia l’attivista sia dopo la sessione cinematografica hanno apportato alla discussione le loro riflessioni.
Il regista si è soffermato nel descrivere il modo in cui i media ritraggono la questione siriana, ponendo l’accento sull’importanza dell’impegno: di trasformare le emozioni in azione.
L’attivista siriano nel mostrare i suoi video li ha commentati, parlando del problema del contrabbando e del commercio delle armi; dell’anno trascorso in Grecia aiutando i rifugiati che arrivavano; infine rispondendo alle domande che giungevano dal pubblico sulla complessità della guerra siriana.
Dopo la sessione, scrivono gli organizzatori sul profilo Facebook, “avevamo tutti in mente le immagini e le storie del nostro amico siriano e l’ultima frase che termina il film del regista tedesco – dovreste vergognarvi che non ve ne importa nulla-. La consapevolezza” concludono “ è il primo passo”.
Il 9 gennaio il gruppo della CMA si appresta a lasciare la Germania. Seguendo il percorso verso Libouchec, il programma prevede, condizioni meteorologiche permettendo, che verso le h. 10,30 attraverseranno il confine ed entreranno nella Repubblica Ceca.
Con l’aiuto di molte persone, gli organizzatori sono riusciti sempre a trovare un posto al coperto per dormire, per tutto i partecipanti. Assicurano che faranno del loro meglio per continuare a organizzarsi in questo modo.
La marcia continua.
aggiornamento 9 gennaio 2017, h 18,56
2- 6 gennaio 2017: Großräschen – Desdra – Una bella sorpresa, i nostri marciatori l’hanno avuta la sera del 2 gennaio. Non avevano trovato un posto al chiuso per la notte e si preparavano a dormire all’addiaccio per la prima volta. In tenda, allestita su un campo di calcio congelato a Schönfeld schloss, con il termometro sotto lo zero. Inoltre temevano di dover affrontare una manifestazione di estrema destra. Ancora una volta. E, invece, giunti nella cittadina hanno trovato un gruppo di siriani, che li stava aspettando a braccia aperte e che per loro erano riusciti a organizzare una chiesa per la notte, invitando alcuni dei marciatori nelle loro case. Un piccolo grande aneddoto che ci aiuta a comprendere l’importanza che ha la Civil March for Aleppo, ha in assoluto e, per il popolo siriano in particolare.
I marciatori, ricordiamo, stanno seguendo ma in senso inverso, la stessa tratta (la balcanica) che molti siriani rifugiati ora in Germania, hanno compiuto. Altri ancora in fuga stanno compiendo. Ma con il cuore pesante per aver lasciato le persone care, alcune scomparse, il loro paese distrutto; per aver visto e conosciuto l’odio e la violenza. E senza nessun tipo di attrezzatura ed equipaggiamento.
La March Academy contraddistingue la giornata del 3 gennaio. Come gli organizzatori ci avevano anticipato, è loro intenzione approfondire la situazione in Siria. Come scrivono sulla loro pagina Facebook “saperne di più e ispirare”. Per questo la sera del 3 gennaio hanno inaugurato la Mach Academy, con la proiezione di un film (foto a lato) e l’incontro, il giorno successivo, con i bambini della scuola che li ha ospitati, per parlare con loro della guerra in Siria e del significato della Marcia e di come attraverso la condivisione si può creare una società civile migliore. Ebbene sì, nonostante i chilometri sulle spalle, i nostri, pensano e realizzano anche iniziative simili.
Come la manifestazione “Frieden für Syrien” (“Pace per la Siria” ndr) che hanno organizzato per il 5 gennaio a Neumarkt. Alle h.19 gli organizzatori e i partecipanti della Marcia saranno sul palco per condividere le proprie esperienze e le motivazioni dell’iniziativa. Saranno accompagnati dalla musica della “Banda Internazionale” costituita anche da rifugiati siriani. Un modo per dire “ancora più forte: teniamo su il morale per la pace, la democrazia e la libertà per la Siria”.
Pronti poi a riprendere il cammino il 6 gennaio verso Dresda.
Buona epifania agli organizzatori e ai partecipanti alla Civil March for Aleppo.
aggiornamento 5 gennaio 2017, h. 20.25
31/12 – 1/1/2017: CALAU – GROßRÄSCHEN
Nonostante l’accordo raggiunto dalla Russia e dalla Turchia e l’Iran per la tregua in Siria (in vigore dalla mezzanotte del 29 dicembre) e la risoluzione appena votata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a suo supporto, la marcia va avanti.
Perché gli organizzatori della CMA (Civil March for Aleppo), dubitano del cessate il fuoco permanente, per i termini stessi della tregua, ma anche perché già precedentemente proclamata e mai mantenuto. Per questo i loro obiettivi rimangono gli stessi di quando sono partiti da Berlino. La “protezione dei civili è ancora una priorità assoluta”, scrivono sulla loro pagina Facebook Così come ribadiscono la loro intenzione di approfondire e diffondere la conoscenza sui vari poteri che hanno portato e, probabilmente, mantengono vivo il conflitto in Siria, come ad esempio il commercio delle armi e a quelli internazionali che spingono alle guerre in tutto il mondo.
Prima di entrare nell’anno nuovo i partecipanti del CMA hanno osservato 5 minuti di silenzio per commemorare le sofferenze del popolo siriano, come possiamo osservare dalla fotografia in alto.
Dopo di che cantando e ballando hanno salutato l’arrivo del 2017.
L’1 di gennaio, in marcia verso Großräschen.
aggiornamento 1 gennaio 2017, h. 18,38
28 – 31/12/2016: ZOSSEN – CALAU.
Dalla loro partenza da Berlino il gruppo della Civil March a oggi 31 dicembre, ha percorso poco più di 100 chilometri e sono giunti a Calau, dove trascorreranno il Capodanno.
In questi giorni, Lungo il loro cammino si uniscono persone provenienti da ogni parte d’Europa. C’è un via vai continuo durante la marcia e si sta compiendo quello che gli organizzatori avevano previsto “una staffetta solidale”. Non mancano i bambini. Altre vanno a visitare il gruppo durante le loro soste. Come la sera del 30 dicembre, quando il gruppo ha condiviso la cena con una famiglia siriana, giunta in Germania appena una settimana fa.
Nella località raggiunte durante il loro cammino, sono accolti da entusiasmo dalla gente del luogo, che si da fare per rendere la loro sosta confortevole. Fino ad ora il gruppo ha pernottato in palestre o come a Luckau, in un vecchio cinema.
Il giorno 29, per la prima volta, il gruppo ha vissuto un’esperienza spiacevole. Com’è raccontato sulla loro pagina Facebook. Tra i marciatori è emerso un gruppo di attivisti dell’estrema destra che “sotto copertura”, con la video camera ha fatto molte riprese e ha affermato che userà il materiale filmico per la sua propaganda e tutte le volte che vorranno. Molte persone, soprattutto i siriani si sono sentiti a disagio se non in pericolo, apprendendo che i video realizzati dal gruppo avranno un carattere anti-islamico e anti- rifugiati. Dopo molte discussioni il gruppo di Civil March che ottenuto che gli elementi politici lasciassero la Marcia.
A tutti i partecipanti alla Civil March For Aleppo, abbanuews augura Buon Anno.
aggiornamento 31 dicembre 2016, h. 17,35
27/12/2016
II GIORNO: MAHLOW – ZOSSEN. Altri 10 chilometri percorsi, nuova pausa pranzo e sosta per il tè caldo. Forse già un po’ stanchi ma pieni di entusiasmo perché scrivono “sempre più gente si unisce a noi, per un giorno intero, per un paio d’ore, per un po’. Anche questa notte la trascorrono in una vecchia palestra, attrezzata per accoglierli. Riprenderanno la marcia domani alle h.100 da Zossen.
26 /12/2016
I GIORNO: BERLINO – MAHLOW. Lasciata Berlino i partecipanti della Civil March for Aleppo si sono diretti a Mahlow, con una pausa – pranzo e un’altra per il the, hanno percorso 12 chilometri, una palestra li ha accolti per la notte.
Come hanno avvisato, infatti nei giorni scorsi, gli organizzatori hanno contattato privati per trovare la disponibilità di palestre per trascorrervi la notte, e avranno cura di trovare e segnalare ostelli e/o campeggi lungo la strada, ma hanno anche avvisato che “in casi estremi si potrebbe dover dormire con l’ attrezzatura di ciascuno all’aperto”. Quindi l’alloggio così come il cibo deve essere organizzato in modo indipendente da ciascun partecipante.
aggiornamento 28 dicembre 2016, h. 1208
Le fotografie e le informazioni pubblicate sono tratte dalla pagina Facebook March for Aleppo