Cinque anni dopo. Omaggio a Charlie Hebdo e alle vittime del terrorsimo
Parigi – Il 7 gennaio 2019 la capitale francese rende omaggio alla memoria delle 17 vittime della serie di attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici, avvenuti nell’arco di 48 ore di 5 anni fa, alla redazione del giornale umoristico Charlie Hebdo, a Montrouge e a Hyper Cacher.
Centinaia di persone si sono radunate di fronte all’ex sede del giornale satirico in rue Nicolas-Appert. Qui i fratelli jihadisti Saïd e Chérif Kouachi uccisero 11 persone, decimando la redazione di Charlie Hebdo. È seguito il tributo in viale Richard-Lenoir, dove il tenente della polizia Ahmed Merabet fu ucciso sempre dai fratelli Kouachi.
L’8 gennaio seguirà la cerimonia alla memoria della poliziotta municipale Clarissa Jean Philippe, uccisa a Montrouge (Hauts-de-Seine) dallo jihadista Amédy Coulibaly, complice dei fratelli Kouchi.
Il 9 gennaio, infine, a Porte de Vincennes saranno ricordate le vittime dell’Hyper Cascher, con il tributo organizzato dal Consiglio di rappresentanza delle istituzioni ebraiche in Francia (Crif). Furono 4 i morti, tra gli ostaggi presi da Amédy Coulibaly nel supermercato kosher Hyper Cacher.
Le commemorazioni per volere dei parenti delle vittime saranno contrassegnate dalla sobrietà e si limiteranno alla lettura delle targhe commemorative e alla posa delle ghirlande di fiori e nei minuti di silenzio.
Alla prima cerimonia del 7 gennaio, come si vede nella foto in basso, hanno assistito i ministri degli Interni e della Giustizia, rispettivamente Christophe Castaner e Nicole Belloubet, accompagnati dal segretario di Stato Laurent Nuñez e dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo e François Hollande, presidente della Repubblica francese nel 2015.
I fratelli Kouachi dopo l’assalto alla redazione del giornale satirico del 7 gennaio, fuggirono gridando “abbiamo ucciso Charlie Hebdo”: 48 ore dopo furono trovati in una tipografia della banlieue, dove si erano rifugiati e furono uccisi dalle forze speciali della polizia francese, mentre Amédy Coulibaly morì lo stesso giorno dell’attentato, il 9 gennaio, quando la polizia fece irruzione nel supermercato Kosher.
Dal 4 maggio al 10 luglio 2020, i 14 sospettati di aver fornito supporto logistico sia ai fratelli Kouchi sia a Amédy Coulibaly, saranno processati da un tribunale speciale.
Gli attentati di gennaio segnarono solo l’inizio di una serie di attentati di matrice islamica compiuti nella capitale francese e che culminarono nella terribile strage del novembre successivo compiuta al Bataclan e nei bistrot della città uccidendo in poche ore 130 persone di 26 diverse nazionalità – tra questi la ventottenne ricercatrice italiana Valeria Solesin -; morirono anche i 7 autori del commando armato.
Gli atti terroristici in Francia proseguirono, anche se in forma minore, fino al 2017.
Fotografie: by Francois Guillot – AP