Le prime. Nonostante l’Effetto Matilda
Le prime – Teresa Bertino, laureata in ingegneria civile, è stata la prima italiana a intraprendere la carriera universitaria, ottenendo dal 1915 al 1928, le cattedre di Mineralogia e Geologia e, poi, d’Idraulica e Macchine Idrauliche presso il Politecnico di Torino.
L’occasione di intraprendere la carriera accademica le venne offerta dalla Prima guerra mondiale e dalla leva obbligatoria maschile. La partenza degli uomini, in quegli anni, consentì alle donne l’accesso a tante professioni, altrimenti precluse per via del genere.
Nel 1915, un anno dopo aver conseguito la laurea con lode presso il Politecnico di Torino, fu chiamata dal professor Silvestri per sostituire due colleghi partiti per la guerra.
Fu prima assistente alla cattedra di Mineralogia e Geologia poi, nel 1922, con il ritorno dei colleghi, fu trasferita alla cattedra di Idraulica e Macchine Idrauliche dove divenne docente a contratto.
Sebbene con il suo lavoro e studi contribuì allo sviluppo della disciplina, il Politecnico non le offrì un contratto stabile e, dopo un periodo di aspettativa, il direttore della Facoltà decise di licenziarla perché un uomo al suo posto avrebbe potuto svolgere anche i lavori manuali, troppo faticosi per una donna.
Eppure Teresa Bertino, durante la guerra, oltre al lavoro accademico era stata infermiera volontaria presso un ospedale militare, un impegno che le valse la Medaglia d’Argento della Croce Verde e il Diploma di Merito del Ministero.
Avrebbe dovuto essere un ulteriore credito alla sua vigoria non soltanto come persona ma anche come accademica. Invece erano anni in cui la società era disposta a riconoscere i meriti alle donne soltanto se operavano in campi che riteneva prettamente “femminili”, come appunto l’assistenza sanitaria.
Emma Strada. Pioniera delle donne ingegnere
A spianare il percorso formativo di Teresa Bertino era stata Emma Strada, la prima donna a laurearsi in ingegneria al Politecnico nel settembre del 1908, una pioniera, tanto da finire sui giornali: il quotidiano La Stampa le dedicò un articolo dove si evidenziava come Strada poteva contare soltanto su altre “due o tre colleghe all’estero”.
Neolaureata, iniziò a lavorare nello studio paterno, dove si distinse per competenza negli ambiti di ingegneristica civile sia strutturale che infrastrutturale.
Strada progettò complessi lavori su scala nazionale, come la galleria della miniera di Ollomont in Val d’Aosta o la ferrovia “automotofunicolare” di Catanzaro, un tratto di sette chilometri che univa Catanzaro città a Catanzaro Sala.
Molti altri furono i suoi progetti ma non tutti recano la sua firma, spiegabile, forse, con le restrizioni che impedirono alle donne fino al 1919 di registrarsi agli albi professionali.
Se Teresa Bertino soffrì quella che veniva (viene?) considerata inadeguatezza fisica, Emma Strada fu vittima dell’Effetto Matilda*, che consiste, soprattutto in campo scientifico, nello “svalutare, ignorare o attribuire in modo improprio le realizzazioni in ambito tecnico e scientifico delle donne agli uomini”.
La mostra on line e in presenza alla Biennale Tecnologica
A scrivere dell’Effetto Matilda è il comitato scientifico della mostra storiografica Le prime organizzata dal Politecnico di Torino, che racconta le storie di 11 ingegnere e architette dell’ateneo, dalla laurea alla libera professione.
Biografie paradigmatiche dell’evoluzione del lavoro femminile nel corso di oltre un secolo; biografie di pioniere che hanno avuto la passione e il coraggio necessari, per sfidare le convenzioni del loro tempo, aprendo la strada, non ancora del tutto spianata, alle generazioni future.
La mostra è consultabile online sul sito leprime.weareherepolito.it, e dal 18 al 21 aprile 2024 prenderà forma fisica con installazioni e pannelli in Utopie realiste, quarta edizione della Biennale di Tecnologia, organizzata a Torino dal Politecnico.
Mostra: Le prime
on line:
al sito leprime.weareherepolito.it;
in presenza:
nell’ambito della Biennale Tecnologia Utopie realiste, quarta edizione – Politecnico
quando: dal 18 al 21 aprile 2024;
dove: Torino.
- *Effetto Matilda: dal nome di Matilda Joslyn Gage (1826 – 1898), scrittrice, saggista e attivista statunitense per il suffragio femminile. La prima a descrive l’Effetto Matilda, fu la storica della scienza Margaret W. Rossiter nel 1993. Dopo l’analisi compiuta dal 1991 al 2005 su mille lavori pubblicati sulle riviste scientifiche, l’esiguo numero della citazioni di scienziate rispetto a quello degli scienziati convalidò l’Effetto come ipotesi di ricerca: il genere di appartenenza avrebbe influito sulla diffusione del lavoro di ricerca, negando spesso l’autrice ,per attribuire il risultato scientifico al collega maschio.
Immagine: Emma Strada, prima laureata in ingegneria civile in Italia nel 1908, in una riunione di ex studenti del Politecnico di Torino nel 1920 circa