All’asta il manifesto originale delle Olimpiadi moderne

Va all’asta il manifesto originale delle Olimpiadi moderne, redatto nel 1892 da Pierre de Coubertin (1863 – 1937), l’aristocratico francese che ha ridato vita agli antichi giochi olimpici greci. Il manifesto sarà battuto dalla casa d’aste  Sotheby’s a New York il 18 dicembre 2019, partendo da una base che va da 700mila a 1 milione di dollari.

Il testo, manoscritto, consta di 14 pagine e riporta il discorso  che de Coubertin tenne alla Sorbona di Parigi per il 5° anniversario dell’Associazione francese di atletica leggera.

Come spiega Sotheby’s in un comunicato, con  questo documento l’aristocratico Pierre dimostrava come in  varie parti del mondo lo sforzo atletico non si svolgeva più nello stretto ambito dell’addestramento militare, ma si era “evoluto nella ricerca di eccellenza individuale con benefici sia personali che sociali”. E fu propedeutico alla fondazione del Comitato olimpico che de Coubertine costituì nel 1894 e che portò al debutto dei Giochi Olimpici dell’era moderna, la cui prima edizione si svolse ad Atene nel 1896.

Da allora – a cadenza quadriennale e ogni volta in uno Stato diversi – i Giochi non si sono più fermati, tranne negli anni  1916, 1940 e 1944 a causa della 2 Guerre Mondiali. I prossimi si terranno a Tokyo nel 2020 e si tratterrà della 32° edizione.

Per Richard Austin, responsabile del dipartimento Libri e manoscritti di Sostheby’s “il manifesto dei Giochi Olimpici rappresenta uno dei documenti più importanti registrati nella storia dello sport e della cultura. I moderni Giochi Olimpici sono una delle, se non la più importante esperienza umana condivisa globalmente e rappresentano una convinzione universale che non ha eguali in nessun altro evento sportivo o comparabile. Il manifesto proclama coraggiosamente una visione moderna e progressista dell’umanità e l’affermazione senza tempo di de Coubertin continua a risuonare oggi nel suo fondamento di unità”.

Per de Coubertin le Olimpiadi dovevano rappresentare  anche un anelito alla Pace universale. Sappiamo che purtroppo le sue speranze sono state disilluse, ma dal 1992 in occasione dei Giochi il Comitato Olimpico – con il supporto dell’ONU –  chiede alla comunità internazionale di osservare la tregua olimpica.

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