Giancarlo Siani. Il lavoro – Cronache del Novecento industriale (1980-1985)

Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla criminalità organizzata campana il 23 settembre 1985, non si occupava soltanto di camorra: indagava e scriveva soprattutto sul mondo del lavoro al Sud.

Lui stesso lavoratore precario, “abusivo” – come ricorda (e s’intitola) il memoir a lui dedicato da Antonio Franchini – che “praticò il giornalismo contro l’ostilità dentro e fuori la professione, manco fosse un intruso”.

Centinaia di articoli di Siani sulle fabbriche in crisi, la disperazione degli operai e l’assenza della Stato e la conseguente intromissione della criminalità organizzata, sono stati raccolti nel libro Il lavoro – Cronache del Novecento industriale (1980-1985), a cura di Isaia Sales, su iniziativa di Pasquale Testa, fondatore della casa editrice IOD.

Si tratta di 601 articoli scritti e pubblicati dal giugno del 1979 e fino al 22 settembre 1985, giorno prima del suo omicidio.

Testa, come ha raccontato in una recente intervista, ha iniziato a occuparsi degli articoli di Siani sin dal 2005 e man mano si è reso conto che a causa del modo in cui è morto, Siani è rimasto “ancorato” all’immagine del giornalista contro la camorra, mentre oscurando, così, il suo ampissimo interesse nell’ambito dei problemi del mondo del lavoro, gli stessi di oggi già negli anni Ottanta, come ben si ricorda chi era giovane allora.

La formazione ricevuta lo aiutava: Siani aveva iniziato la sua carriera nella redazione de Il lavoro nel Sud, rivista della Cisl di Napoli e addetto stampa della Filca Cisl e anche quando entrò a Il Mattino, dove si occupava di cronaca, continuò a collaborare con la rivista che era (ed è) mensile e dove trattava, approfondendole, le strategie industriali. Come voltare le spalle, d’altronde, all’involuzione  dei diritti di quegli anni determinata da una “congiuntura terribile”, ricorda Testa, con questioni cruciali quali “la deindustrializzazione e dell’espansione della camorra” che coincisero esattamente con la vita professionale di Siani.

Il libro Cronache del Novecento industriale (1980-1985), quindi, oltre a essere il giusto riconoscimento del lavoro misconosciuto di Siani si propone  di “aprire un grande dibattito nazionale, sia per quanto riguarda il deserto industriale che ormai si sta portando a compimento nel Sud sia per dare un’immagine e un significato alla storia rispetto ai giovani: l’impossibilità di trovare un lavoro qui al sud non è un destino, ma è una scelta che hanno fatto uomini della politica rispetto alle nostre città e al nostro mondo” rimarca Testa.

Infatti, dopo la presentazione del 23 settembre, alle ore 18 presso la Camera dei deputati – in presenza del presidente Roberto Fico, della Fondazione Giancarlo Siani Onlus e degli organizzatori Premio Siani in occasione della 36° commemorazione dell’attentato – come informa il fratello Paolo, il testo sarà distribuito nelle scuole e nelle università.

Perché con la consapevolezza, la conoscenza  e l’impegno si può deviare il corso di un destino determinato da decisioni avide fino alla criminalità, quando non miopi. In nome e in ricordo del coraggio e del sacrificio estremi di Giancarlo Siani.

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