Vittime sul lavoro, vittime silenziose
Rasentano i 700 decessi dall’inizio dell’anno a oggi le vittime sul lavoro, le vittime silenziose come le chiamano, in aumento dal 2021.
Alla vigilia del 13 ottobre – 74esima Giornata Nazionale dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro- apprendiamo di nuovi incidenti: un diciannovenne vicentino travolto senza speranza da un bancale e un suo coetaneo, rimasto gravemente ferito per essere caduto da un ponteggio alto 6 metri all’interno all’ interno del termovalorizzatore di A2A a Brescia.
Secondo i dati Inail le donne sono meno colpite- ma mostrano una maggiore incidenza negli infortuni in itinere – rispetto agli uomini, mentre i più colpiti sono i lavoratori stranieri, la cui incidenza è un aumento.
Seguendo il citato monitoraggio avviato nel 2021, i giovani tra i 15 e i 24 anni e i lavoratori di oltre 65 anni sono particolarmente a rischio: un’incidenza crescente dei primi dal 11,9 nel 2024 è di 13,6, dei secondi dal 61,0 al 65,8.
I settori lavorativi più pericolosi sono: Costruzioni (dove si è registrato un aumento significativo delle vittime), le Attività Manifatturiere, i Trasporti e il Commercio.
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