11 febbraio. Il giorno della donna e della ragazza nelle scienze

Nel 2023 la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza si concentra sul ruolo delle donne, delle ragazze e della scienza in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) .

L’ottava Assemblea della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza si è svolta dall’8 al 10 febbraio 2023 presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Donne esperte, giovani e professioniste si sono confrontate attraverso seminari e dibattiti per mettere la scienza, la tecnologia e l’innovazione al centro dei programmi di sviluppo sostenibile.

Pertanto, la Giornata ha presentato le migliori pratiche, strategie e soluzioni per affrontare le sfide e le opportunità degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Inoltre, per la prima volta ha accolto un seminario scientifico per ragazze cieche e una sessione per colleghi scienziati ciechi su “Scienza in Braille: rendere la scienza accessibile“.

La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza mira a collegare la comunità internazionale con le donne e le ragazze nella scienza, rafforzando i legami tra scienza, politica e società per cercare strategie volte a migliorare il futuro.

Perché dedichiamo una giornata alle donne e alle ragazze nella scienza?

La parità di genere è sempre stata un tema centrale delle Nazioni Unite. La parità di genere e l’emancipazione delle donne e delle ragazze daranno un contributo decisivo non solo allo sviluppo economico del mondo, ma anche al progresso verso tutti gli obiettivi e i traguardi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Il 14 marzo 2011, la Commissione sullo status giuridico e sociale delle donne approvò il rapporto nella sua cinquantacinquesima sessione, con le conclusioni concordate sull’accesso e la partecipazione delle donne e delle ragazze all’istruzione, alla formazione e alla scienza e alla tecnologia, compresa la promozione della parità di accesso delle donne alla piena occupazione e al lavoro dignitoso.

Il 20 dicembre 2013, l’Assemblea Generale dell’Onu approvò la risoluzione su scienza, tecnologia e innovazione per lo sviluppo, in cui ha riconosciuto che il pieno ed equo accesso e la partecipazione alla scienza, alla tecnologia e all’innovazione per le donne e le ragazze di tutte le età sono essenziali per raggiungere la parità di genere l’uguaglianza e l’emancipazione delle donne e delle ragazze.

Nella sua risoluzione del 22 dicembre 2015, l’organismo delle Nazioni Unite in cui sono rappresentati tutti gli Stati membri ha approvato una risoluzione in cui giustificava la proclamazione di questa Giornata internazionale e lodava le iniziative portate avanti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura ( UNESCO), l’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne (UN Women), l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) e altre organizzazioni competenti per sostenere le scienziate e promuovere l’accesso delle donne e delle ragazze all’istruzione, alla formazione e alla ricerca nel campi della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica.

Donne e ricerca

Le donne tendono a ricevere borse di ricerca più modeste rispetto ai loro colleghi uomini e, sebbene rappresentino il 33,3% di tutti i ricercatori, solo il 12% dei membri delle accademie scientifiche nazionali sono donne. In campi all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, solo un professionista su cinque (22%) è donna.

Nonostante la carenza di competenze nella maggior parte dei settori tecnologici alla base della quarta rivoluzione industriale, le donne rappresentano ancora solo il 28% dei laureati in ingegneria e il 40% dei laureati in informatica. Le ricercatrici tendono ad avere carriere più brevi e retribuzioni inferiori. Il loro lavoro è sottorappresentato nelle riviste di alto profilo e spesso vengono trascurati per le promozioni. (fonte: Onu)

La donna, nonostante le proibizioni accademiche dei soli passati, si è sempre mostrata particolarmente sensibile alle scienze (laddove aveva la possibilità di avvicinarsi agli studi, seppur non canonici.

Evidenziamo il libro di Sara Sesti e Liliana Moro Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie e la piattaforma 100esperte.it, promosso da Luisella Seveso e Giovanna Pezzuoli, Monia Azzalini.

Un omaggio a  Donella Meadows e Alice Hamilton, due figure chiave nella sostenibilità ambientale, nella salute e sicurezza nel mondo del lavoro sul palcoscenico di ScienzaInScena con Scienziate visionarie, a cura di Cristina Mangia, Sabrina Presto, Sara Sesti. Regia Maria Eugenia D’Aquino.

Ricordo per Maryam Mirzakhani

La matematica iraniana Maryam Mirzakhani è stata, a oggi, l’unica donna a vincere la Medaglia Field, il più importante riconoscimento mondiale per i matematici under 40.

Le fu assegnato a Seoul nel 2014 “per il suo contributo eccezionale alla dinamica e alla geometria delle superfici di Riemann e dei loro spazi di moduli”. In quell’occasione Maryam Mirzakhani disse: “È un grande onore. Spero che questo incoraggi giovani scienziate e matematiche donne. Sono sicura che nei prossimi anni molte altre donne vinceranno questo tipo di premi”

La Medaglia Field, istituita nel 1936, viene consegnata ogni 4 anno nell’ambito del congresso periodico dell’Unione Matematica Internazionale. Nell’ultima edizione, avvenuta nell’estate 2018 a Rio de Janeiro, le matematiche iraniane hanno chiesto di ricordare Maryam Mirzakhani ogni anno e di dedicare il giorno della sua nascita, il 12 maggio, alla celebrazione delle matematiche.

 

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.