100 esperte per iniziare a conoscere Donne e Scienza

3 esperte che ne incontrano e ne divulgano 100. Passione, esperienza, professionalità e caparbietà hanno permesso alle protagoniste della nostra storia di portare alla luce il loro progetto; un’autentica gestazione che è durata 2 anni.

Luisella Seveso e Giovanna Pezzuoli, giornaliste, Monia Azzalini, ricercatrice dell’Osservatorio sui media di Pavia hanno presentato il 3 novembre 2016 al Festival delle Scienze di Genova una singolare piattaforma che finalmente rende onore alle scienziate: 100esperte.it

La scienza come ogni branca del sapere, non ha genere. La cultura “generica e sommaria” influisce a livello inconscio nella percezione della donna-scienziato come fosse una rarità, quando le statistiche ci mostrano una fotografia sociale completamente diversa.

Come sostiene Giovanna Gabetta, prima donna laureata in ingegneria nucleare: “È l’educazione che riceviamo ad indirizzarci verso stereotipi culturali e sta proprio a noi decostruirli, così da affrontare il mondo in modo più autentico e senza sovrastrutture.

Il “tetto di cristallo” per le donne si esplica in particolare nel superamento di una sorta di blocco al “vertice della piramide”.

Prologo di 100 esperte

100-esperte

prima da sinistra, Maria Luisa Gorno Tempini, docente di Neurologia presso l’Università della California.

Numerose ricerche sulle donne nell’informazione dimostrano che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini: nell’82% dei casi secondo i risultati nazionali del Global Media Monitoring Project 2015.

Eppure le donne esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico, che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconosce l’apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società: dalla politica alla scienza. Per questo l’Osservatorio di Pavia e l’associazione Gi.U.Li.A (Giornaliste Unite Libere Autonome) hanno pensato a una banca dati online, con una raccolta iniziale 100 nomi e CV di esperte nell’ambito delle Science, Technology, Engineering and Mathematics (STEM). Un database pulito ed immediato che si potrà alimentare di nuove voci nel prossimo futuro. Big data per Big women.

Molto bello, però…

Un autentico pellegrinaggio che è durato 2 anni, come ci racconta Luisella Seveso per s-muovere interesse e supporto alle “100 esperte”. Chiunque interpellassimo per la ricerca di fondi mostrava sincera ammirazione ma a cui non seguiva mai un’azione concreta, continua Luisella. Solo la tenacia e la condivisione dell’impresa ci ha permesso di continuare finché non abbiamo incontrato le persone chiave nello sviluppo del progetto: Ewelina Jelenkowska-Lucà, responsabile dell’ufficio stampa della Commissione europe, in Italia, che crede da subito nella qualità e nell’efficacia socio-culturale del progetto e lo presenta al capo della Commissione in Italia, Beatrice Covassi e la Fondazione Bracco.

La Commissione finanzia il lancio della campagna promozionale e la Fondazione Bracco supporta la realizzazione del sito, dal punto di vista tecnico realizzata da Nicola Vittucci dello staff Wikipedia e contribuisce al lancio pubblicitario. Un sostegno non solo economico, ma soprattutto morale ed emotivo.

Inizialmente l’idea era quella di inserire le “100 esperte” all’interno di Wikipedia, ma poi è risultato che le voci non erano abbastanza “enciclopediche” e non è stato possibile.

Il progetto gode le patrocinio della Rai e del contributo scientifico del Centro Genders dell’Università di Milano, come esperto scientifico nella selezione delle prime 100 scienziate.

Le 100 esperte sfondano il tetto di cristallo

Alle difficoltà di gestazione e realizzazione fa da contrappasso positivo, l’enorme eco mediatica che ottiene la presentazione dell’iniziativa. Apprezzamenti e copertura mediatica “estensiva” che arriva fino in Turchia. La scrittrice Dacia Mariani le contatta per esprimerle i suoi complimenti: “Avete fatto un lavoro bellissimo, sarebbe interessante proseguire nella diffusione del genio femminile anche in campo umanistico-artistico.

“Ed è proprio l’orientamento del nostro progetto, ci spiega Luisella Seveso- abbiamo iniziato con il settore scientifico poiché è sicuramente l’ambito del sapere in cui le donne sono maggiormente oscurate. Prima della presentazione del progetto, a Genova, hanno parlato 3 donne scienziate che hanno raccontato il loro lavoro e la scarsa relazione che di solito hanno con la stampa. Rarissime le volte che vengono interpellate, per dare voce alla scienza”.

100 esperte.it è stato ideato e realizzato in modo lineare e in forte sintonia ed armonia, un lavoro di squadra per divulgare e far emergere la realtà del panorama scientifico-culturale del nostro paese e della stessa civiltà dell’essere umano.

Un database di immediata consultazione che si fa promotore di un progetto educativo e formativo per le giovani generazioni e per ogni generazione di buona volontà.

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