2018, Anno del cibo italiano, celebrato dai Borghi storici
Sono tanti i borghi italiani, paesini per dimensione e numero di abitanti, ma non per storia, cultura e arte. Tutti da scoprire e far scoprire ai tanti turisti che visitano l’Italia. Una sorta di tesoro nascosto che merita di essere inserito nei circuiti internazionali del turismo.
A tal fine è nata nel 2001 l’Associazione dei Borghi Autentici d’Italia, composta, ai suoi inizi, da circa 100 borghi che oggi sono diventati 271. Un’iniziativa di tale successo da essere nel 2012 tra i soci fondatori dell’Associazione analoga ma internazionale Les Plus Beaux Villages de la Terre, della quale fanno parte anche Paesi extra europei come il Giappone e il Canada.
Ogni anno l’Associazione si riunisce in una riunione pubblica. L’incontro assembleare del 2018 si svolgerà dal 23 al 24 marzo, presso il Convento dell’Annunziata (nella foto a sinistra), alla Baia del Silenzio di Sestri Levante (Genova).
Il titolo del meeting nazionale 2018 è: Il cibo: orgoglio di comunità e risorsa per lo sviluppo locale sostenibile. Da cui si deducono le intenzioni degli organizzatori, oltre a celebrare il 2018 Anno del Cibo Italiano: divulgare la conoscenza dei piccoli centri storici a tutto tondo. Dunque, non solo la bellezza dei luoghi naturali dei borghi, ma, principalmente, i notevoli vantaggi che oggi il turismo promuove per evidenziare i prodotti locali e che stanno diventando sempre più patrimonio interculturale dell’Italia.
In ogni cittadina si percepiscono profumi legati ai fiori alle piante e al cibo e, in questo ‘triangolo’, si creano sempre cose nuove. I territori individualmente sono fonti inesauribili, secondo la loro posizione geografica e i ‘piatti’ realizzati con le materie prime del posto, frutto dalle ricette antiche delle nonne. Ricette che si tramandano da generazione a generazione, senza mutare ma evolvendosi. Quella che era la vecchia “cucina”, con una madia ricca di spezie, con mattarelli, mortai e pestelli, oggi si è rinnovata e le aziende agricole hanno trovato il modo di salvare colture e prodotti tradizionali.
Non solo mare, monti, laghi o fiumi, il turista vuole sapere e conoscere quali sono i prodotti di ogni territorio che sta visitando e fare esperienze per cui il suo palato sia gratificato. Nel programma che l’assemblea proporrà, si conosceranno moltissime particolarità e gli interventi di docenti, professori, esperti del settore e persone culturalmente preparate sugli argomenti che saranno trattati, concorreranno a promuovere a livello nazionale questo incontro assembleare.
Ma non terminano qui le attività di Sestri Levante nell’ambito del turismo. Il 20 marzo 2018 ci sarà la presentazione del master universitario in Scienze del Turismo, organizzato dall’Università di Genova.
2018 Anno del cibo italiano, dedicato al recentemente scomparso chef Gualtiero Marchesi, è stato istituito nel 2017 dagli allora ministri delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e dei Beni culturali, Dario Franceschini per promuovere la grande ricchezza enogastronomica italiana, coinvolgendo gli attori della filiera alimentare, con attenzione alla lotta agli sprechi e valorizzando i piccoli centri storici rurali.
E Sestri Levante si propone come “l’ombelico” d’Italia per tutto ciò che parla e sottolinea qual’ è e sarà la principale fonte di ricchezza nazionale: la bellezza del suo territorio.