A Napoli a festeggiare con gli Alpini
Gli Alpini nacquero a Napoli il 15 ottobre 1872. A decretarne l’istituzione il re Vittorio Emanuele II che firmò il decreto per questo corpo del esercito di soldati da montagna.
A festeggiare i suoi primi 150 anni il Corpo torna nella città partenopea con una lunga celebrazione dal 14 al 16 ottobre 2022 scandita dalla mostra storica a Palazzo Reale, dallo spazio espositivo presso la Cittadella degli Alpini dedicato ai mezzi ed equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione all’Esercito, da concerti, esibizioni musicali delle fanfare e dei Bersaglieri nelle piazze principali.
È proprio a Piazza del Plebiscito si svolgerà il momento solenne dell’anniversario, sabato 15 alle h. 11:00, con il passaggio delle Frecce Tricolori e la Messa solenne nella Basilica di San Francesco, officiata dall’ordinario militare. Nello stesso giorno sarà disponibile un annullo speciale per timbrare le cartoline del 150mo degli Alpini.
La loro lunga storia è tratteggiata da imprese epiche una fra tutte la partecipazione alla Prima guerra mondiale che li vide combattere in quota, in condizioni estreme e, ancora, nella Seconda guerra in Grecia e in Russia. Ne va tralasciato il loro contributo durante la Liberazione e per la rinascita dell’Italia nel dopoguerra.
Oggi il Corpo degli Alpini – sempre addestrato in alta quota – passato al modello professionale delle Forze Armate opera in numerose città italiane nell’operazione Strade Sicure e attualmente con la NATO in Ungheria.
La storia del Corpo va parallela con quella dell’Associazione Nazionale Alpini fondata nel 1919 a Milano, da un gruppo di reduci che sintetizzarono il loro spirito nel motto ‘ricordare i morti aiutando i vivi. L’Associazione, viva e vitale più che mai e che conta 340 mila soci, offre una presenza attiva in tutto il territorio nazionale operando nell’ambito della protezione civili e nel volontariato.
Proprio i partecipanti dell’ANA nel loro tradizionale raduno avvenuto a Rimini nel maggio 2022 sono stati accusati di molestie. Ma nel luglio successivo la Procura ha archiviato l’inchiesta perché “troppo pochi gli elementi in mano”. Degli episodi di volgarità e protervia segnalati da tante donne, soltanto una ha effettivamente denunciato per attenzione moleste e per essere stata strattonata da 3 uomini.
Immagine tratta dal quotidiano Il Mattino, 15 ottobre 2022