Open the box. Per non far fare i compiti a ChatGpt
Mentre dilaga il dibattito sull’intelligenza artificiale, gli studenti di molti istituti italiani hanno concluso l’anno scolastico 2022 – 23, gareggiando, lo scorso 30 maggio, a Prompt Generation, una gara organizzata da Open The Box.
Gli insegnanti, dopo aver seguito un percorso specifico sull’IA generativa e il suo impiego a fini didattici e creativi e attraverso la co-progettazione fra colleghi, hanno elaborato diverse attività affinché i propri studenti prendessero confidenza con i programmi dell’IA, compresi i famosi Mid Journey e ChatGPT.
Visto il vuoto legislativo che va di pari passo con lo sviluppo e la diffusione di queste tecnologie, è necessario imparare ed insegnare ciò che queste IA hanno di buono e ciò che va assolutamente evitato.
La formazione degli insegnanti si è basata sul prompt engineering per imparare a ‘parlare’ con i chatbot, in modo da poterne utilizzare tutto il potenziale, insegnandogli gradualmente a rispondere e seguire le volute linee specifiche. Una competenza quest’ultima che, dopo l’exploit dei prodotti di OpenIA, è sempre più richiesta dal mondo del lavoro.
Durante il percorso di apprendimento, i docenti, riporta Open The Box, hanno usato le IA per le seguenti attività:
- per adattare testi italiani per alunni non madrelingua;
- preparare verifiche, test ed esercitazioni;
- tradurre poesie in immagini;
- risolvere misteri ed escape room;
- creare mappe su argomenti storici;
- creare presentazioni e slide;
- impostare debate;
- sviluppare laboratori di scrittura creativa;
- cercare applicazioni di teoremi matematici.
Così hanno elaborato dei programmi didattici per i propri studenti mettendoli in grado di partecipare alla sfida del 30 maggio scorso.
Due i programmi a vincere la gara, o meglio la Challange Prompt Generation. A loro è andato un voucher per acquistare la versione Plus di ChatGPT o i crediti per tool di AI generativa del valore di 100 euro.
Entrambi i progetti, che riportiamo di seguito, sono già disponibili sul sito Open The Box, dove tutti gli altri saranno pubblicati a breve.
I progetti vincitori
Genova
La docente Melissa Ferretti con la classe 5 AI –dell’Istituto d’Istruzione Superiore Vittorio Emanuele II Ruffini di Genova – corso tecnico di Amministrazione finanza e marketing – ha impiegato ChatGPT per creare con i suoi studenti un sito un sito sull’Unione Europea come progetto di educazione civica.
I ragazzi si sono divisi in gruppi: alcuni hanno generato il codice del sito con ChatGPT, altri hanno utilizzato un CMS come Joomla o WordPress. Alcuni ragazzi hanno assemblato il codice del sito ChatGPT, dimostrando competenze acquisite, altri hanno utilizzato l’IA per il codice Javascript dei cookie, riutilizzandolo.
Il progetto ha dimostrato ai ragazzi il valore dell’IA come aiuto e supporto.
Modena
La docente di inglese Giulia Lorenzoni, con la classe 2E del Liceo Linguistico Muratori San Carlo di Modena, ha elaborato un progetto basato sul counterintuitive thinking (pensiero controintuitivo) e the third conditional (analisi grammaticale – periodo ipotetico in inglese).
Racconta la docente: “Ho creato un’attività con l’aiuto del ChatGPT e Bing AI. L’attività permette alle studentesse e agli studenti di sperimentare il concetto di responsabilità personale e di esercitarsi nella grammatica in modo coinvolgente. Dopo aver introdotto l’argomento tramite una storia, ho fornito linee guida sui prompt per ChatGPT e Bing AI. Successivamente ho lasciato loro il compito di lavorare autonomamente” creando quiz ed esercitazioni sull’argomento.
Open the box
Open The Box è stato ideato e sviluppato da Dataninja, un’azienda che realizza progetti di formazione soprattutto di carattere informatico e tecnologico.
Open è stato ideato per la scuola: più specificamente per diffondere i temi della Media¹ e Data² Literacy*. Lo fa attraverso la formazione degli inseganti, i materiali didattici interattivi e, appunto le sfide tra studenti.
È composto da una squadra di esperti multi-disciplinare esperti in fact-checking, in Media e Data Literacy, e, naturalmente, nell’ideazione di formati educational innovativi, capitanata da Nicola Bruno – co-fondatore di Dataninja ed Effecinque, e professore di Visual Storytelling all’Università di Modena e Reggio Emilia.
Bruno ha curato il testo Tu sei qui. Come orientarsi nella tempesta dell’informazione digitale di i Whitney Phillips e Ryan M. Milner (L edizioni).
note: ¹*Media Literacy: Alfabetizzazione Mediale ampliata dell’alfabetizzazione che include la capacità di accedere e analizzare i messaggi dei media, nonché di creare, riflettere e agire, utilizzando il potere dell’informazione e della comunicazione; ²* Per Data Literacy o Alfabetizzazione dei dati: si intende la capacità di identificare, individuare, organizzare, utilizzare e comunicare le informazioni. In altre parole, con questo termine si intende l’alfabetizzazione ai dati, la capacità di interpretarli correttamente e di raccontare un fenomeno attraverso di essi, selezionando in maniera corretta le informazioni più rilevanti
Immagini tratte dal sito Open The Box