Asporto nasale di un tumore a una bambina di 6 anni

Innovativo intervento mini invasivo della rimozione via nasale di un tumore di 4,5 centimetri di diametro alla base del cranio a una bambina di 6 anni.

È stato eseguito dall’equipe multidisciplinare della Pituitary Unit dell’Istituto Scienze Neurologiche dell’Azienda Usl di Bologna che ne annuncia il successo e ne spiega le caratteristiche e dinamiche.

“Perdita della vista, difficoltà a camminare, a restare in equilibrio e a muovere il braccio sinistro, deviazione del labbro inferiore verso sinistra, inappetenza e arresto della crescita – riporta la nota-. Con questa sintomatologia Sabryiah, 6 anni, originaria del Bangladesh, la scorsa estate viene portata in urgenza dai genitori al Pronto soccorso Bufalini di Cesena, sua città di residenza. Qui i medici dell’ospedale  individuava con una TAC eseguita in urgenza la presenza di un tumore di 4.5 cm che originando dalla base cranica, arrivava a comprimere ipofisi, ipotalamo, nervi cranici e area motoria destra”.

I medici del Bufalini si mettono quindi in telecontatto con i professionisti  del Centro regionale Pituitary Unit dai dell’Azienda USL di Bologna per ricevere le indicazioni per la terapia sostitutiva ormonale che permette il trasferimento della piccola paziente, in totale sicurezza e uguale urgenza, presso l’IRCCS Istituto Scienze Neurologiche dell’Azienda USL di Bologna dove viene eseguita l’operazione.

“L’intervento mininvasivo, realizzato in endoscopia con accesso dal naso, dal prof. Diego Mazzatenta e dai collaboratori neurochirurghi e otorini ha  permesso l’asportazione completa della massa – prosegue la nota -. La diagnosi istologica di craniofaringioma è avvenuta già in corso di intervento, tramite esame in estemporanea eseguito dall’anatomopatologo presente in sala, elemento che ha fornito informazioni utili per la prosecuzione dell’operazione. Al termine dell’intervento chirurgico la bambina è stata riaccompagnata direttamente in reparto, senza necessità di ricovero in Terapia intensiva. In Neuropediatria è stata seguita in maniera costante (con adeguamento dell’idratazione, della nutrizione e della terapia ormonale sostitutiva) dall’intera equipe multidisciplinare durante le varie fasi della ripresa”.

“Il successo dell’intervento è stato evidenziato dall’assenza di alcun residuo tumorale alla TAC eseguita dopo 24 ore, nonché dalla graduale ripresa della vista e del movimento autonomo del braccio sinistro da parte della bimba nei giorni immediatamente successivi all’intervento chirurgico”.

“Dopo una settimana di ricovero sono state pianificate le dimissioni protette presso la Pediatria dell’Ospedale Bufalini di Cesena, diretta dal dott. Marcello Stella, finalizzate a garantire il completo recupero in ambiente protetto, in prossimità della residenza della famiglia – conclude la nota. Nel post-intervento, la presenza della rete tra Pituitary Unit e altre Unità operative presenti negli Ospedali Regionali ha permesso la gestione congiunta e multidisciplinare della paziente, con un ulteriore recupero della vista, dei deficit motori e dei nervi cranici, nonché la ripresa della crescita”. (Fonte: ausl.bologna.it/servizio sanitario regionale Emilia-Romagna)

 

 

Immagine, il professor Diego Mazzatenta, chirurgo pediatrico 

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