La telecamera sotto il Castello Utveggio

Negli anni scorsi è stata danneggiata la targa posta alla base dell’albero di ulivo piantato in via D’Amelio nella voragine lasciata dall’esplosione che il 19 luglio 1992 uccise il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.

Affinché la profanazione non si ripeta Salvatore Borsellino annuncia il 18 gennaio dalla sua pagina Facebook, la misure adottata, che oltre ad adempiere alla sua funzione di sorveglianza, assume un valore altamente simbolico.

Scrive Borsellino:

Devo darvi una bellissima notizia, prima che arrivi maggio, cioè prima dell’inizio della nostra Scorta per la Memoria all’ulivo di Via D’Amelio per impedire che sciacalli ed avvoltoi possano venire a profanarlo ci sarà una pagina sul web tramite la quale si potrà accedere ad una telecamera puntata sul’ulivo di Via D’Amelio tramite la quale potremo in ogni momento vederlo, vedere le persone che si avvicineranno, vedere le persone che faranno da scorta all’ulivo.

Ma la cosa che più mi emoziona è che la telecamera che ci permetterà di fare questo sarà posizionata immediatamente sotto il Castello Utveggio, sotto quella torretta da dove tante volte, dopo le tante “acchianate” fatte in questi anni, ci siamo fermati a guardare dall’alto Palermo, Via D’Amelio e il suo ulivo visibile anche ad occhi nudo ma che adesso vedremo come se potessimo toccarlo.

Come quel 19 luglio del 1992 in quel Castello c’era sicuramente la cabina di regia dalla quale venne guidata la strage, ci sarà invece una telecamera che ci permetterà di guardare quell’ulivo, simbolo di rinascita, di Speranza, di Giustizia.

Come nostra madre, per i cinque anni di vita che ci regalò dopo quell’esplosione che le aveva portato via il figlio, guardò dal balcone della casa di Via D’Amelio quell’ulivo che aveva voluto che fosse piantato nella buca scavata dall’esplosione, noi lo potremo guardare dovunque saremo quando vorremo ricordare il sacrificio di Paolo e dei suo ragazzi.

E tutto questo grazie ad un amico fraterno che non vuole neanche essere nominato se non con le sue iniziali F.L., ad una ditta, la Neomedia che ci fornirà la connessione internet, li, sulle balze del monte e ad una serie di altre persone delle quali non so neppure se posso fare il nome, ma che hanno nel loro cuore Paolo e i ragazzi morti insieme a lui“.

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