Ventisei anni senza Paolo sotto l’Albero della Pace

Il 19 luglio 2018 saranno trascorsi 26 anni dall’attentato terroristico – mafioso di Via D’Amelio a Palermo, dove persero la vita, il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina e Vincenzo Li Muli.

Alle h. 16.58 una Fiat 126 con circa 90 chilogrammi di esplosivo, telecomandato a distanza, scoppiò in aria, esattamente sotto il palazzo dove viveva la mamma di Paolo, Maria Pia Lepanto.

L’esplosione fu tale che nella via rimase una buca e la mamma di Borsellino, l’anno successivo alla strage, volle che vi si piantasse una pianta di olivo, che giunse da Betlemme grazie all’intervento del Movimento per la Pace delle Donne in nero palestinesi e israeliane in collaborazione con associazioni e ong di categoria.

La pianta, dopo 25 anni è diventata un albero, “simbolo permanente – scrive Rita Borsellino, sorella di Paolo – di pace, d’impegno civile e di giustizia per tutti i popoli”.

“È questo lo sfondo culturale – prosegue Rita Borsellino – delle iniziative organizzate nella ricorrenza della Strage di Via D’Amelio”.  Il 16 luglio 2018 nella Casa della memoria operante – Centro studi Paolo Borsellino verrà proiettata l’unica l’intervista video rilasciata da Maria Pia Lepanto e s’inaugurerà la mostra d’archivio Albero della Pace di Via D’Amelio.

Il programma delle iniziative, organizzate da antimafia duemila e Salvatore Borsellino (fratello di Paolo) e che si articolerà su 3 giorni, dal 17 al 19 luglio 2018, prevede, anche, la 4° edizione del triangolare di calcetto La legalità scende in campo; la presentazione del libro,  Ciclostaffetta l’agenda ritrovata- il diario (ed. Prospero); l’ emozionante Acchianata, ossia la salita in notturna al Monte Pellegrino, andata e ritorno da via D’Amelio dove seguirà la veglia;  la piantumazione di alberi in memoria delle Agende Rosse nel Parco Uditore.

A Messina

L’Università di Messina rinnovando il proprio impegno nel contrasto alla mafia e in memoria delle vittime della criminalità organizzata commemorerà il 19 luglio con la Giornata in ricordo di Paolo Borsellino e delle vittime di mafiaCombattere la corruzione e la mafia con la cultura. L’evento avrà luogo presso l’Accademia Peloritana dei Pericolanti.

Per l’occasione il filosofo Vittorio Alberti presenterà il suo libro Pane Sporco (ed. Rizzoli) dove analizza i fenomeni della corruzione e della mafia, che minano alla base qualunque possibilità di sviluppo di progresso civile, arrivando alla radice degli stessi che si ramificano nel degrado culturale che disprezza il merito, la riflessione e la ricerca della bellezza in nome degli interessi personali e di gruppo.

Combattere il degrado culturale, sostiene Vittorio Alberti, per combattere la cultura della mafia e della corruzione; pensiero condiviso sia dal procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone e sia dal fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, che curano rispettivamente l’introduzione e la postfazione di Pane Sporco.

A Gergei – Sardegna

Il 18 luglio le ragazze e i ragazzi del campo volontariato e formazione E!State Liberi, a Gergei, parteciperanno all’incontro di formazione sul 26° anniversario di Via D’Amelio e il 19 luglio si recheranno a Sestu per rendere omaggio alla memoria di Emanuela Loi, l’agente sarda ventiquattrenne della scorta di Borsellino e prima donna a essere uccisa in servizio, che di Sestu era residente e dove riposano le sue spoglie.

Qui incontreranno il fratello e la sorella, Marcello e Claudia Loi, impegnata quest’ultima, con l’aiuto di Libera, a mantenere vivo il ricordo di Emanuela, recandosi di scuola in scuola.

Dal  15 luglio 2018 e per 7 giorni, ragazze e ragazzi provenienti da tutt’Italia partecipano al campo di volontariato e formazione E!State Liberi, organizzato da Libera Sardegna e dal centro servizio volontariato Sardegna Solidale, che si svolgerà nella struttura di Su Piroi, confiscata alla criminalità anni fa.

 

 

Fotografie, dall’alto: esplosione in via D’Amelio (19 luglio 1992); da sinistra, Salvatore e Rita Borsellino sotto l’Albero della Pace; Vittorio Alberti; Claudia Loi. Copertina: logo eventi 26° anniversario

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