Ricordando Andrea Rocchelli, nel nome della libertà di stampa
Dieci anni fa, il 24 maggio del 2014, moriva a soli 31 anni, nella località di Andreevka (Ucraina orientale), il fotoreporter pavese Andrea Rocchelli, noto come Andy, fondatore e membro del collettivo di fotografi indipendenti Cesura.
Era impegnato nella realizzazione di un reportage nel conflitto tra i separatisti del Donbass, sostenuti dalla Russia, contro le forze governative ucraine: erano i primi scontri che sfoceranno nella sanguinosa guerra, ancora in corso, il 24 febbraio 2022 quando le forze militari russe invasero Kiev.
Senza verità e giustizia
Secondo la successiva ricostruzione dei giudici italiani, a colpire Andy Rocchelli, insieme all’attivista per i diritti umani russo Andrej Mironov, al giornalista fotoreporter francese, William Roguelon e a un civile di passaggio, fu l’esercito ucraino su comando di Vitaly Markiv della Guardia Nazionale ucraina.
Rocchelli e Mironov furono uccisi dall’attacco, Roguelon ne rimase gravemente ferito, il civile di passaggio ne uscì illeso.
Nel luglio 2017, la procura di Pavia ha arrestato Markiv. Successivamente processato al militare ucraino è stata inflitta una condanna di 24 anni di prigione in primo grado, poi assolto in appello dalla Corte che ha, tuttavia, riconosciuto la responsabilità dell’esercito ucraino per la morte di Rocchelli. Nel 2021 la Corte di cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso, confermando la sentenza di assoluzione di secondo grado del comandante ucraino.
Nel gennaio 2023 la madre di Andy, Elisa Signori, ha annunciato di aver portato il caso presso il Tribunale Penale Internazionale dell’Aja.
Alla memoria
Dedichiamo alla memoria di Andy Rocchelli e di tutti i giornalisti e giornaliste che hanno perso e perdono la vita negli scenari di guerra la Giornata mondiale della libertà di stampa, che ricorre ogni 3 maggio.
Immagine: da sinistra l’attivista per i diritti umani russo Andrej Mironov e il fotoreporter Andrea Rocchelli, morti in Ucraina il 24 maggio 2014, durante la realizzazione di un reportage tra i separatisti del Donbass e l’esercito ucraino