La via della scrittura. 700 anni di arte calligrafica tra Oriente e Occidente

Settecento anni di arte calligrafica tra Oriente e Occidente, ripercorsi attraverso preziosi documenti conservati presso il veneziano Museo Correr, affrontati da sei artisti contemporanei provenienti da Armenia, Iran, Iraq, Cina e Italia.

Le intenzioni

L’intenzione formale di tale evento è assimilare la Via della Seta alla Via della Scrittura, scandagliando le diverse flessioni artistiche, storiche e culturali della calligrafia lungo i 700 anni che intercorrono dalla morte del grande mercante Marco Polo.

L’intenzione sostanziale, invece, è quella di esaltare la conoscenza e la pratica della scrittura a mano – che si va perdendo nonostante la sua invenzione abbia segnato una tappa fondamentale del progresso umano -, attraverso l’incontro-scontro dei segni grafici che seguono la rotta di Marco Polo da Occidente a Oriente.

Gli artisti coinvolti sono Gayane Yerkanyan e Sarko Meené, Golnaz Fathi, Hassan Massoudy, Mingjun Luo, Monica Dengo, diversissimi fra loro per provenienza geografica, cultura, eredità e scelta espressiva, ma uniti dalla stretta relazione che coltivano con la scrittura a mano e la calligrafia del proprio paese di origine.

Al Museo Correr  i documenti dialogano tra loro, esaltando la relazione classica, senza mai perdere di vista il ruolo della scrittur, “fedele ancella” del contenuto.

Documenti rari e mai visti

Con l’occasione, informa studioesseci.net, sono eccezionalmente esposti al pubblico preziosi documenti conservati nella Biblioteca del Museo Correr come:  “due preziosi manoscritti del Corano del XVII e XVIII secolo miniati a foglia d’oro, un volume per il catechismo dei missionari domenicani in cinese, passaporti, “lasciapassare sanitari” e lettere di fede con caratteri islamici in turco e arabo, attestazioni commerciali per il commercio di pietre preziose in armeno, fino a un raro esemplare di brani del Tripitaka con caratteri birmani su foglie di palma”.

L’incontro con la contemporaneità

L’incrocio espositivo, particolarmente suggestivo, risiede nella capacità di esporre l’intenzionalità dei documenti antichi, “animati” dalla relazione classica,  interpretati dalla visione degli artisti contemporanei che esplorano la forma nella sua dimensione comunicativa , al di là della sua corrispondente portata semantica.

Si potrà, dunque, fruire delle germinazioni artistiche, frutto della rilettura dei segni grafici, tesi alla celebrazione della loro pregnanza comunicativa, legata al proprio paese d’origine.

Una sorta di antropologia calligrafica che rivela come ogni segno è simbolo e artefatto culturale, in grado di dialogare con la cultura in senso lato di ogni latitudine.

 

Mostra: La via della scrittura. Settecento anni di arte calligrafica Tra Oriente e Occidente – a cura di Monica Viero e Monica Dengo;

dove: Museo Correr  – Venezia;

quando: fino al 15 ottobre 2024.

 

 

Immagine: Quaderno manoscritto con esempi ed esercizi di calligrafia tibetana contemporanea. Fornita allo Studio Esseci dagli Organizzatori dell’evento, ad esclusivo utilizzo collegato alle esigenze di Ufficio Stampa dell’iniziativa medesima. La possibilità di “scaricare” queste immagini è riservata unicamente al fine di corredare con le stesse, servizi, articoli, segnalazioni inerenti l’iniziativa cui si riferiscono. Qualunque indebito utilizzo è perseguibile ai sensi di Legge ad iniziativa di ogni avente diritto

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