Lo strano dono di Nico Piro
Nico Piro è un inviato di guerra che ha coperto gli scenari bellici più difficili di questi ultimi anni violenti, dall’Afghanistan al Donbass. Tanto meno ha esitato a salire sulle navi che soccorrono i migranti, a seguire gli sport paralimpici o a immergersi nelle acque profonde, malgrado sia un disabile motorio fin dalla nascita.
Volto noto del Tg3 Rai, tutti coloro che lo seguono da tempo attraverso il video, nella sua veste di inviato speciale, non hanno notato la sua disabilità.
Fino ad ora, infatti, Piro, oltre a non volerne parlare, ha fatto di tutto perché non si sapesse della sua condizione fisica, per il timore che potesse influenzare il giudizio sul suo lavoro.
Poi alla soglia del 35° anno della sua carriera e al 53° di età, ha deciso di rivelarla questa sua condizione, scrivendo l’autobiografia, Uno strano dono – storia di un giornalista di guerra che ha imparato a fare pace con la disabilità, (ed. Solferino).
Che si riapra il dibattito
Questo “strano dono” a cui fa Piro fa riferimento fin dal titolo è la sua disabilità motoria, i problemi a cui lo ha costretto ma che caparbiamente – anche se con sofferenza – ha affrontato fino a trasformarla in strano dono che fa apprezzare maggiormente la vita.
Ma non per questo Piro ha superato il pudore e la riservatezza che gli sono propri: “Parlare di sé stessi ci vuole molto più coraggio, molto più di quello che pensassi” scrive sul proprio blog; la vera intenzione del suo intrepido mettersi a nudo è far si che si riapra in Italia “il dimenticato dibattito sulla disabilità e sulla discriminazione, spesso inconsapevole, che la circonda”.
Un libro che aiutare a cambiare le cose?
Un libro può aiutare a cambiare le cose? Secondo Piro, sì. “Una persona alla volta” scrive ponendosi la seguente domanda. “Chissà se troverete anche voi la stessa risposta tra queste pagine, dove c’è sofferenza ma anche tanta speranza e pure qualche risata, magari di sfida. Buona Lettura e fatemi sapere cosa ne pensate se mai doveste trovare il tempo e la voglia di leggermi”.
Che si apra il dibattito, allora! Con l’auspicio che desti l’interesse anche (soprattutto) delle istituzioni e di tutte quelle amministrazioni comunali che sembrano essersi arresi dal rendere la nostra società e le nostre città luoghi sostenibili e inclusivi.
Immagine: l’inviato di guerra, Nico Piro, autore del libro ‘Uno strano dono’ – by nicopiro.it