La proposta di legge europea per regolamentare l’Intelligenza Artificiale

È prossima la pubblicazione della proposta della legge europea per la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale (in sigla IA o AI, dall’inglese Artificial Intelligence), prevista per il 21 aprile 2021.

Pur considerando che la proposta conterrà delle modifiche la bozza pubblicata permette di indicare gli obiettivi principali della legislazione. La proposta punta allo sviluppo dell’AI nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e dei valori europei, garantendo al tempo stesso ai Paesi membri i benefici dell’avanzamento tecnologico.

Un avanzamento in automazione del lavoro della conoscenza, dei robot e dei veicoli autonomi che richiamano investimenti che si la Commissione conta di fissare  a 20mila miliardi di euro l’anno da subito al 2030 e la conseguente creazione di 60 milioni di nuovi posti di lavoro.

“I dati e l’intelligenza artificiale (IA) possono contribuire a trovare soluzioni a molti dei problemi della società, dal settore sanitario a quello agricolo, dal campo della sicurezza all’industria manifatturiera” sostiene l’Europa.

Propedeutico alla prossima legge, nel febbraio 2020 la Commissione Europea ha pubblicato il Libro Bianco sull’Intelligenza Artificiale e nell’ambito del Parlamento europeo è stata formata una commissione ad hoc, l’AIDA.

Nel Libro Bianco sono emersi 2 obiettivi fondamentali: la creazione di un “ecosistema di eccellenza” e di un “ecosistema di fiducia”.

L’ecosistema di eccellenza

Per raggiungere l’ecosistema di eccellenza è necessario che in ogni Stato membro siano fatti investimenti volti allo sviluppo delle nuove tecnologie in modo da portare l’Unione Europea a conquistare il primato della ricerca scientifica nel settore. 

Le misure proposte per raggiungere l’eccellenza sono:

costituire un nuovo partenariato pubblico-privato per l’IA e la robotica;
creare collegamenti tra i centri di eccellenza per la ricerca sull’IA e provvedere al loro potenziamento;
garantire almeno un polo dell’innovazione digitale specializzato nell’IA per Stato membro;
erogare maggiori finanziamenti per lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA con l’ausilio del Fondo europeo per gli investimenti;
migliorare l’efficienza delle procedure di appalto pubblico grazie all’IA;
sostenere l’acquisizione di sistemi di IA da parte degli enti pubblici.

L’ecosistema di fiducia

La realizzazione dell’ecosistema di fiducia si ottiene, invece, attraverso la legislazione, ossia con regole certe e chiare che disciplinino la materia e stabiliscano gli standard etici in modo da garantire la sicurezza, ai cittadini nell’utilizzo dell’AI e agli operatori per l’implementazione delle nuove tecnologie.

Le misure proposte per consolidare la fiducia sono:

una nuova legislazione sull’IA che sia adeguata ai rischi senza limitare l’innovazione;
il requisito che sistemi di IA a rischio elevato siano trasparenti, tracciabili e subordinati al controllo umano;
la possibilità per le autorità di effettuare controlli sui sistemi di IA, così come accade per i cosmetici, le automobili o i giocattoli;
insiemi di dati privi di distorsioni;
• l’avvio di un dibattito a livello dell’UE sull’uso dell’identificazione biometrica remota (ad esempio il riconoscimento facciale).

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