Il Governo approva il Disegno di Legge Quadro in materia di disabilità

Il 27 ottobre 2021 il Governo ha approvato il disegno di legge delega in materia di disabilità, che rientra tra le riforme e azioni chiave previste dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), programma Next Generation EU, pacchetto di sovvenzioni da 750 miliardi di euro, concordato dall’Unione Europea per risollevarsi dai danni della crisi pandemica.

Il disegno di legge, dice la nota del Governo, consentirà una “revisione complessiva della materia” nei prossimi 20 mesi.

Una legge quadro, dunque, che prevede interventi nei seguenti ambiti:

1. definizioni della condizione di disabilità, riassetto e semplificazione della normativa di settore;
2. accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base, unificando tutti gli accertamenti concernenti l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, la sordocecità, l’handicap, anche ai fini scolastici, la disabilità prevista ai fini del collocamento mirato e ogni altra normativa vigente in tema di accertamento dell’invalidità;
3. valutazione multidimensionale della disabilità, progetto personalizzato e vita indipendente;
4. informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione;
5. riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità;
6. istituzione di un Garante nazionale delle disabilità.

Punto centrale della riforma della legge quadro sarà il “nuovo sistema di riconoscimento della condizione di disabilità in linea con la Convenzione Onu.

“Questo nuovo sistema – prosegue la nota si basa sulla valutazione multidisciplinare della persona, finalizzata all’elaborazione di progetti di vita personalizzati che garantiscono i diritti fondamentali”. Diritti che supportino “l’autonomia e la vita indipendente delle persone con disabilità in età adulta, prevenendo forme di istituzionalizzazione”.

Previsto, inoltre, il “potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali necessari. Il Governo è altresì delegato a prevedere, nell’ottica della semplificazione, procedimenti più snelli, trasparenti ed efficienti di riesame e di rivalutazione delle condizioni di disabilità che tutelino pienamente i diritti del cittadino e di chi lo rappresenta”.

“Infine – conclude la nota – si prevede l’istituzione del Garante nazionale delle disabilità dovrà occuparsi di raccogliere le istanze e fornire adeguata assistenza alle persone con disabilità che subiscono violazioni dei propri diritti; formulare raccomandazioni e pareri alle amministrazioni interessate sulle segnalazioni raccolte, anche in relazione a specifiche situazioni e nei confronti di singoli enti; promuovere campagne di sensibilizzazione e di comunicazione per una cultura del rispetto dei diritti delle persone”.

 

Immagine: modello di panchina inclusiva che inizia ad essere presente in molti giardini italiani, realizzata con una spazio centrale vuoto che accoglie le sedie a rotelle e i passeggini per bambini

 

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