Disability Card. La Carta europea della disabilità

Dal 22 febbraio 2022 per tutti i cittadini disabili è possibile richiedere la Carta europea della disabilità (Disability Card), ossia una tessera che certifica la disabilità in Italia e all’interno dell’Unione Europea in modo di poter usufruire delle agevolazioni o le gratuità là dove sono previste, soprattutto per quanto riguarda trasporti, cultura, sport e attività ricreative.

Si tratta del primo riconoscimento reciproco dello stato disabilità tra gli Stati membri dell’Unione Europea (che aderiscono su base volontaria all’iniziativa): finora la tessera nazionale d’invalidità non era considerata valida.

Sono 8 i paesi dell’UE che hanno aderito nel febbraio 2016 al progetto pilota della tessa e sono:

Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Italia, Malta, Romania e Slovenia.

Chi può richiederla

Possono richiedere la Disability Card le seguenti categorie di cittadini:
– invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata superiore al 67%;
– invalidi civili minorenni;
– cittadini con indennità di accompagnamento;
– cittadini con certificazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104;
– ciechi civili;
– sordi civili;
– invalidi e inabili ai sensi della legge 12 giugno 1984, n. 222;
– invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
– invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
– inabili alle mansioni ai sensi della legge 11 aprile 1955, n. 379, del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, e del D.P.R. 27 luglio 2011, n. 171, e inabili ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 agosto 1991 n. 274, e dell’articolo 2 della legge 8 agosto 1995, n. 335;
– cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.

Come richiederla

Secondo la nota dell’INPS n° 853 del 22 febbraio 2022 la richiesta della Carta può essere fatta tramite il sito della stessa istituzione al sito inps.it al quale di accede tramite:

SPID di livello 2;

o

carta di identità elettronica 3.0 (CIE);

o

carta nazionale dei servizi (CNS)

Dopo l’accesso con identità digitale, la procedura visualizza automaticamente i dati anagrafici presenti negli archivi dell’Istituto e l’indirizzo di residenza del richiedente.

La procedura chiede poi all’interessato di fornire:

  • una propria fotografia a colori in formato tessera(formato europeo), che sarà successivamente stampata sulla Carta;
  • l’indirizzoper il recapito della Carta, se diverso da quello di residenza già noto all’INPS.
Autocertificazioni

Il cittadino con disabilità dovrà inoltre dichiarare sotto la propria responsabilità, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di essere in possesso di verbali cartacei antecedenti al 2010 o di verbali rilasciati dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano attestanti lo stato di invalidità, ovvero di essere stato riconosciuto invalido da sentenze o decreti di omologa a seguito di contenzioso giudiziario.

A tale proposito, l’INPS segnala che a breve verranno rilasciate ulteriori implementazioni per consentire di allegare i verbali cartacei, di cui sarà data specifica informazione in una circolare di prossima pubblicazione.

Domanda tramite associazioni

Il cittadino, magari con difficoltà nell’uso degli strumenti informatici, può fare richiesta della Carta anche attraverso associazioni rappresentative delle persone con disabilità abilitate dall’INPS all’uso del canale telematico (ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS).
L’accesso al servizio anche in questo caso deve essere effettuato mediante identità digitale (SPID, CIE, CNS) dall’operatore dell’associazione, preventivamente abilitato ad accedere agli archivi dell’Istituto, e prevede obbligatoriamente la dichiarazione di possedere la delega specifica firmata dal cittadino.
Attenzione: in questo caso però gli operatori delle associazioni non avranno accesso alla funzione di inserimento di un indirizzo di recapito della Carta diverso da quello di residenza del richiedente (estratto dagli archivi dell’Istituto).

Per i minori

Nel caso di minori con disabilità (appartenenti alle categorie di cui all’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159), la domanda deve essere presentata dal soggetto che esercita la responsabilità genitoriale, da chi esercita la funzione di tutore o dall’amministratore di sostegno, utilizzando la delega dell’identità digitale in uso oppure le credenziali di identità digitale del minore.

Nel caso di minori in affidamento familiare (appartenenti alle categorie di cui all’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159/2013) la richiesta può essere presentata dagli affidatari per il periodo di permanenza dei minori in famiglia.

Verifica dei requisiti
Una volta che il cittadino abbia inserito le info richieste, sarà l’INPS a verificare la sussistenza dei requisiti, andando ad incrociare i dati del cittadino già in suo possesso.
Nel caso di disabilità autocertificata, corrispondente a una delle casistiche sopra indicate, l’INPS si riserva di accertarne l’effettiva validità nei limiti e secondo le regole consentite dalla norma.

Consegna della card

Se la verifica avrà dato esito positivo, l’INPS affida la produzione della Carta all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che, provvede alla consegna della Disability Card all’indirizzo indicato dal cittadino nella domanda.

La carta Ue per il parcheggio dei disabili

Chi ha una disabilità che porta a mobilità ridotta ha anche diritto a una tessera UE per il parcheggio per disabili nel proprio Paese di residenza, che dovrebbe essere riconosciuta in tutti i Paesi UE.

Quando si viaggia fuori dal proprio Paese di origine, la tessera di parcheggio UE dovrebbe dare accesso a una serie di diritti di parcheggio e servizi specifici del Paese che si sta visitando.

La carta va esposta nella parte anteriore del veicolo. La parte anteriore della carta deve essere chiaramente visibile ai fini del controllo. E è consigliabile esporre l’avviso indipendente accanto ad essa, mostrando il lato con la lingua o le lingue parlate nel Paese che si sta visitando.

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