Perché Dicembre è il mese dedicato alla solidarietà
I nostri avi dicevano: “Mille non più mille” e confermavano che questa affermazione nasceva da reminiscenze religiose. Oggi sappiamo che ciò non è mai accaduto. Nei nostri pensieri restano però quelle storie che ci hanno fatto crescere bene, con il rispetto verso gli altri, e con quei sentimenti di soliedarietà che ogni Natale portava sempre con se. Ricordo che, come esempio da seguire ed imitare ci veniva raccontata la vita di S Francesca Cabrini. Scorrendo i giorni del calendario il dito si è fermato sul 22 dicembre, perché? E’ la festa liturgica di questa santa proclamata nel 1950 da papa Pio XII “Patrona celeste di tutti gli emigranti.” Troppo importante questa parola di questi tempi per non ricordare quella che fu la vita di questa donna.
Francesca Cabrini viaggiò sulle rotte dell’America, già nel 1889 proprio per prestare assistenza agli immigrati italiani in quelle terre straniere. Per 18 volte attraversò gli oceani, promosse l’emancipazione femminile fondando la congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e, nell’arco della sua vita costruì scuole, asili, convitti, orfanatrofi, case di riposo e ospedali, lasciando 67 fondazioni con il suo nome tra Europa e America. Due erano i suoi motti: “Restituire l’amore che ho ricevuto quando ero bambina” e “Oggi è tempo che l’amore non sia nascosto, ma diventi operoso, vivo e vero”. Parole semplici, che sentiamo echeggiare ripetutamente, ma che sono di difficile attuazione perché pensiamo che debbano essere sempre gli altri a fare quelle cose.
Tra le iniziative in Italia
Sono passati 100 anni dalla morte di Francesca Cabrini (22 dicembre 1917) e solo grazie alla globalizzazione nell’informazione veniamo a sapere che qualche iniziativa positiva c’è: in alcuni comuni, nelle associazioni, nei centri caritas, vi sono progetti che meritano attenzione. Vogliamo sottolineare l’iniziativa presa dal comune di Sestri Levante sotto il nome di La luce di un Gesto, che promuove la solidarietà oltre che a livello locale anche in ambito internazionale. Il programma Colorando la speranza in favore dell’infanzia abbandonata in Romani e, in collaborazione con l’associazione no profit Cuore per Cuore, sostiene la casa famiglia Macin ove sono ospiti 20 bambini dai 3 ai 16 anni, che frequentano la scuola, e che sono assistiti da educatori quando tornano nella casa per mangiare, studiare e giocare, con un rigoroso programma giornaliero. Naturalmente altre sono le attività benefiche del comune, con un’attenzione particolare per il locale CON, centro distribuzione, che soddisfa le necessità di nuclei familiari in difficoltà, in parte sovvenzionato dalla rinuncia di una quota dell’indennità di sindaco, presidente e assessori.
Tra le iniziative all’estero
Vogliamo inoltre presentare un’iniziativa del SCI, servizio sociale internazionale, che dall’8 al 15 gennaio 2018 coinvolgerà volontari per il progetto Smile organizzando in Vietnam un campo per insegnare la funzionalità di un ristorante a partire dalla preparazione degli alimenti, la sistemazione dei tavoli, il servizio ai commensali, ed il riordino della sala, il tutto per distribuire pasti alla popolazione bisognosa di quel paese. E quando Natale sarà un ricordo lontano, per la Pasqua non manca un’altra occasione offerta dal SCI. Dal 26 marzo al 3 aprile 2018, verrà promosso lo svolgimento di un campo ove si svolgerà il festival The Easter Kids’ Village, ove bimbi e genitori apprenderanno l’arte della drammaturgia. Impareranno così il montaggio e lo smontaggio delle attrezzature che saranno servite a gestire questo festival. E tutto ciò sempre sotto l’egida del volontariato internazionale. Comprensibilmente in entrambe le due opportunità è necessario conoscere la lingua inglese.
Lo so per esperienza, cercare la felicità certe volte è difficile, ma provare a donarla è più facile di quello che pensiamo. E in fondo, perché non farlo a Natale!