Piano nazionale demenze. Il probabile finanziamento
Demenze: buone notizie per i malati e i loro caregiver. Il 9 dicembre 2020 sono stati presentati oggi ben tre emendamenti al DDL Bilancio per investire sul Piano Demenze Italiano 15 milioni di euro: una presa in carico da parte della politica senza precedenti.
“È una notizia che rende felice l’intera comunità scientifica: la presentazione di questi tre emendamenti indica che la politica si sta interessando concretamente alle demenze, definite una priorità di salute pubblica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità” ha dichiarato Gioacchino Tedeschi, professore e presidente della Società Italiana di Neurologia – SIN.
Piano Nazionale Demenze: istituito nel 2015, è stato finora privo di finanziamenti.
“Ci auguriamo che la nuova legge di bilancio cambi questa situazione e consenta di disporre delle risorse necessarie per attuare progetti concreti a tutela delle persone con demenza e dei loro caregiver. E ci auguriamo che la ricerca scientifica sulla malattia di Alzheimer possa avere un nuovo impulso: perché investire nella ricerca significa dare speranza a milioni di pazienti e alle loro famiglie” – queste le parole della Amalia Cecilia Bruni, professoressa e residente di SINDEM, l’Associazione autonoma aderente alla SIN per le demenze -“Questi emendamenti sono un primo passo per poter garantire la protezione sociale delle persone affette da demenza, così come un’adeguata supervisione e presa in carico del paziente sul territorio nazionale. Ci auspichiamo che attraverso l’approvazione di queste misure si possa rafforzare il dialogo tra tutti gli attori del sistema salute, con l’istituzione di un tavolo di lavoro nazionale per l’aggiornamento del piano, la cui redazione risale ormai al 2014”.
Le Demenze in Italia – Tra le malattie più diffuse che rientrano nella definizione di demenza, la malattia di Alzheimer rappresenta il 60-70% dei casi; solo in Italia, le stime parlano di circa 1.200.000 affette da demenza, con circa 720.000 casi di Alzheimer.
Ma questi numeri sono destinati ad aumentare. Secondo i dati ISTAT del 2019, quasi il 23% della popolazione, per un totale di 13,8 milioni di persone, ha superato i 65 anni di età.
Nel mondo sono oltre 50 milioni i casi accertati di demenza con un tasso di incidenza di circa 10 milioni di nuovi malati ogni anno. Le demenze, oltre ad essere la principale causa di disabilità tra gli anziani, comportano una serie di conseguenze economiche importanti per la società. Diversi studi europei calcolano che i costi annuali diretti per ciascun paziente siano compresi tra 9.000 e 16.000 euro, in base allo stadio della malattia. In Italia le stime dei costi socio-sanitari associati alle demenze sono pari a circa 10-12 miliardi di euro ogni anno. Di questi, 6 miliardi sono relativi alla malattia di Alzheimer.
La Malattia Di Alzheimer – I pazienti con Alzheimer manifestano inizialmente sintomi quali deficit di memoria, soprattutto per fatti recenti, e successivamente disturbi del linguaggio, perdita di orientamento spaziale e temporale, progressiva perdita di autonomia nelle funzioni della vita quotidiana. A tali deficit spesso si associano problemi psicologici e comportamentali, come depressione, incontinenza emotiva, deliri, agitazione, vagabondaggio, che rendono necessario un costante accudimento del paziente, svolto in larga parte dai familiari.
“L’Alzheimer non è una patologia che colpisce il singolo paziente, bensì impatta su tutti i componenti del nucleo familiare. Oggi abbiamo poche armi per contrastare la malattia, ma ci auguriamo che siano presto disponibili farmaci “disease modifier”, alcuni dei quali sono in fase avanzata di sperimentazione clinica” ha affermato il Prof. Gioacchino Tedeschi, Presidente SIN.