Tavolo di discussione tra l’Unione Europea e l’Arabia Saudita sui diritti umani

L’Arabia Saudita non mantiene gli impegni presi e nel 2022, come informa il deputato europeo, membro del gruppo S&D (socialistsanddemocrats.eu) e già sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.

Nel 2022 è stata registrata una “recrudescenza su molti troppi fronti, dall’aumento delle condanne a morte anche di minori, alla loro esecuzioni, quasi il doppio rispetto al 2021. Sono state inasprite le condanne delle attiviste di prima linea per la difesa dei Diritti delle donne, i divieti di espatrio per le loro famiglie con l’obiettivo di imbavagliare le voci di dissenso oltre che in Arabia Saudita anche all’estero”.

“A queste negazioni dei diritti civili e umani- scrive Pisapia sulla propria pagina Facebook – si aggiungono le continue violazioni della libertà d’espressione, processi senza garanzie difensive, l’uso sistemico della tortura e di altri maltrattamenti contro i detenuti politici e le condizioni inumane dei lavoratori stranieri”.

Sono tantissime allora le priorità da porre nuovamente sul tavolo con fermezza “tra cui l’abolizione della pena di morte, la firma e la ratifica dei trattati e delle convenzioni internazionali sui diritti umani, la riforma della legislazione sul lavoro, la scarcerazione dei difensori dei Diritti umani detenuti senza processo”.

“Il dialogo deve essere sempre costruttivo  ma i paesi dell’Unione europea ora devono parlare con una sola, autorevole, voce per esercitare la necessaria pressione per arrivare a cambiamenti sostanziali in direzione di una minima umanità”.

“L’impunità per i responsabili sauditi delle violazioni dei Diritti umani e civili deve finire”.

Il tavolo, informa infine l’eurodeputato, si terrà a Riad (Arabia Saudita), il 7 novembre 2022.

Immagine: Giuliano Pisapia

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