Napoli. Giornata della Memoria delle vittime per mafie 2022
La XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie si svolgerà a Napoli e parallelamente in altre città in Italia, in Europa, Africa e America Latina.
Due giorni il 20 e 21 marzo (qui il programma) durante i quali, oltre a ricordare le vittime innocenti – alle h. 10:30 del giorno 21, a Piazza del Plebiscito la tradizionale lettura dei nomi, trasmessa in diretta streaming sul sito di Libera – per riflettere e approfondire attorno ai familiari delle vittime innocenti e al loro insuperabile dolore che è – o dovrebbe essere – il dolore di tutta la comunità.
L’intenzione, ribadisce Don Luigi Ciotti fondatore di Libera e ideatore della Giornata- che dal 2017 è riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano con la legge 20 – è sempre “costruire insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle persone, che chiedono il diritto fondamentale e primario alla verità, che appartiene alla vittima, ai suoi familiari e a noi tutti. Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee”.
Mafie, più nascoste, più invasive e più redditizie
E mantenere viva l’attenzione verso le mafie che “modificano il loro modo di agire rendendosi in alcuni casi più nascoste ma più invasive e pericolose umanamente ed economicamente” E quindi anche l’azione di contrasto alle mafie e alla corruzione deve innovarsi, rendersi in grado “di leggere la complessità del presente, ricordando le radici della storia e con lo sguardo rivolto al futuro che vogliamo costruire”.
“La pandemia – sostiene Libera- ha generato ulteriori occasioni di profitto e controllo sociale per le mafie, in un sistema di collusioni già collaudato, capace di relazioni profonde con il mondo politico ed economico. Siamo certi vi sia un diritto-dovere alla verità che ha un valore pubblico fondamentale per uno Stato che voglia dirsi democratico È il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate”.
Un’occasione per le istituzioni e la società civile
Come dimostra la commemorazione della Giornata nelle tante parti del mondo, nel corso dei decenni trascorsi l’impegno di Libera ha generato una reta internazionale di associazioni, scuole, realtà sociali per un grande percorso di cambiamento dei territori: con iniziative formative sia a livello scolastico e universitario sia centrate sui percorsi di cambiamento ed educazione alla corresponsabilità, l’accompagnamento alle vittime e a chi sceglie di allontanarsi dal contesto criminale, la confisca dei beni dei mafiosi.
Anche quest’anno la Giornata sarà sia per le istituzioni sia per la società civile “l’occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione”.
Napoli. Coltura, cultura
Occasione si presenterà a Napoli, la città prescelta “per incoraggiare la Campania che resiste – nonostante sia una delle città che ha maggiormente pagato un tributo di sangue innocente negli ultimi anni – fatta di gente perbene che nelle cooperative sociali, nelle realtà laiche e religiose o anche solo assumendosi la propria responsabilità individuale di cittadini, s’impegna per il bene dell’intero Paese.
Il tema scelto è Terra mia. Coltura/Cultura per “unire due dimensioni dalle quali ripartire: la prima è prendersi cura della propria comunità locale e reinterpretare l’essere cittadini del mondo a partire dall’attenzione al contesto di appartenenza. La seconda è “la coltura nella terra e anche nelle coscienze”. Quindi non solo attenzione all’ambiente e ai rischi che corre, ma anche rivedere i rapporti di forza e centralità, ripensare le forme e i modi sociali”.
“Il nostro cammino di memoria si rinnova tornando tra le strade cittadine perché c’è bisogno di tutte le energie, le intelligenze e le reti per liberare la città da un potere criminale sempre più forte e violento dopo la pandemia – conclude Libera -. Occorre fare squadra, metterci in rete, riconnettere Napoli nella lotta contro la camorra, le camorre”.
Le immagini sono tratte dal sito di Libera contro le mafie