Istituito il 21 marzo come Giornata della memoria e dell’impegno delle vittime delle mafie

Falcone Borsellino 21 marzoL’1 di marzo 2017 la Camera ha approvato in via definitiva con 418 voti favorevoli e nessuno contrario il  21 marzo Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

aggiornamento, 1 marzo 2017, h. 14,59

Il 27 febbraio 2017 è previsto l’avvio della discussione in Assemblea per elevare a rango istituzionale il 21 marzo come “Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

Il provvedimento è stato approvato il 17 marzo 2016 all’unanimità dal Senato.  Passato alla Commissione Affari costituzionali della Camera, ha superato l’esame il 9 febbraio 2017. La discussione dell’Aula della Camera è prevista dal 27 febbraio 2017. Si attende una rapida approvazione.

Il 21 marzo, primo giorno di primavera, dal 1996 è celebrato in tutta Italia come “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti per mano della mafia”.  La celebrazione è stata ideata e portata avanti dalle associazioni Libera, Avviso pubblico, realtà del terzo settore e dai familiari delle vittime.  Da allora ogni anno si ritrovano in tanti luoghi del Paese per ricordare le vittime delle mafie, nome per nome: circa 900.

Il provvedimento

Da quest’anno, quindi, il 21 marzo come giorno dedicato al ricordo alle vittime della mafia, potrebbe avere il suggello istituzionale.

Nel  corso dell’iter parlamentare il titolo originale che corrisponde anche al disegno di legge ha perso, purtroppo,  la parola “innocenti” con riferimento alle vittime.

Sono stati invece approvati tre ordini del giorno che impegnano il Governo “a valutare la possibilità di impartire agli istituti scolastici, pubblici e privati, di ogni ordine e grado, nel rispetto della propria autonomia, indicazioni circa le norme di affissione di un’immagine raffigurante i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”; a “sensibilizzare, attraverso i dipartimenti competenti, le università, i centri di ricerca antimafia e le associazioni nazionali in materia perché offrano il loro contributo alla buona riuscita della giornata della memoria” e “a promuovere il ricordo anche delle vittime delle mafie meno note”.

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