Settecento! Un incontro tra passato presente

Nella cornice del primo piano dello storico Palazzo Morando a Milano, dal 2010 sede del progetto Costume Moda Immagine, ha preso vita Settecento!,  il nuovo allestimento espositivo che celebra il costume nel secolo dei Lumi e la sua influenza anche nel settore del tessile italiano e della moda nel cuore del quadrilatero della moda.

Nato da diverse sinergie e collaborazioni ma, soprattutto, dall’intercettazione di 3 abiti originali perfettamente conservati dell’epoca e appartenenti, da generazioni, a un’ antica famiglia di Castiglione delle Stiviere – datati tra la fine degli anni ’60 e inizi ‘70 del XVIII secolo – sono esposti per la prima volta. Abiti, donati nel 2019 dall’Associazione Amichae e a cura di Enrica Morini, Margherita Rosina e il coordinamento del conservatore Ilaria De Palma.

Si tratta di una robe à la francaise o andrienne come si diceva nel Settecento in Italia, in seta verde cannelè broccata con motivo floreale, composta di sopravveste con le pieghe nel dorso tipiche e da mezza sottana pieghettata, presente nella locandina della mostra, un corpetto dalle maniche lunghe e un giacchino aderente con balza in vita (la gonna veniva utilizzata o con l’uno o con l’altro) in taffetas amaranto broccato con pizzi, fiori e foglie. Infine bustier con maniche completato da una pettorina triangolare in seta cannelè operata di rosso violaceo.

Ma non solo, vista l’eccezionalità dei pezzi, la mostra è stata arricchita di altri abiti provenienti da collezioni private e dalla Fondazione Antonio Ratti di Como, oltre che dal Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza con l’esposizione del campionario della Manifattura Marasca, così come abiti provenienti dagli archivi dei più famosi brand di moda come Versace, Dolce & Gabbana, Max Mara, Fondazione Ferrè, Vivienne Westwood. Secondo quet’ultima il Settecento è il picco più alto dell’arte e della cultura.

A testimonianza dello stretto legame tra il costume e la moda, ritroviamo ricchi corpetti, gonne tipiche ampie, ricami floreali, tessuti e fantasie di quel periodo come il toule de Jouy,(dal nome della cittadina francese non lontana da Versailles), che ritraggono scene campestri e bucoliche tipici del Settecento in cotone o lino stampato con matrici di rame incise e inchiostrate, in principio usati negli arredi ma, nel corso degli anni, usati anche dagli stilisti come per esempio fa Maria Grazia Chiuri nelle collezione Dior Cruise 2019 per citarne uno.

È così che tra le vetrine museali si dipanano i percorsi tra storia e moda contemporanea,  teatro e costumi di scena del Teatro Piccolo, tessuti e accessori proprio per dar l’idea di quanto questo secolo del lusso di Maria Antonietta e Madame Pompadour  abbia influenzato la cultura.

Milano – Palazzo Morando – sale espositive al primo piano, fino al 29 maggio 2022. Ingresso gratuito

www.costumemodaimmagine.mi.it

 

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