Albaicín. Il super computer dal sapore medio orientale

L’intelligenza artificiale, con i suoi algoritmi che apprendono dall’esperienza umana, sta conquistando terreni che hanno un sapore di fantascienza. Così come computer con una velocità di calcolo che li rende delle potenze quasi immaginifiche.

Infrastrutture di network computing con centinaia di nuclei che lavorano contemporaneamente ed eseguono operazioni simultanee a una velocità vertiginosa, sono una realtà nel Sud della Spagna.

L’Università di Granada ha lanciato il supercomputer chiamato in modo suggestivo ed evocativo Albaicín (Il quartiere Albaicín, dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1984, è stato il seme dell’attuale città di Granada e conserva
ancora tutta la magia del suo passato arabo)., un gigante digitale composto di  822 teraflop di prestazioni – un teraflop equivale a un milione di milioni di operazioni al secondo – che, come annunciato dalla rettrice, Pilar Aranda, è disponibile per più di 125 gruppi di ricerca e 500 scienziati dell’UGR e di altre università pubbliche dell’Andalusia (regione meridionale della Spagna dove si trova Granada).

Un teraflopo identifica la capacità di un componente, sia questo una GPU, una CPU  o un sistema più complesso, di eseguire mille miliardi di operazioni in virgola mobile in un secondo.

L’accensione di questo nuovo supercomputer, che ha comportato un investimento di poco più di 1,2 milioni di euro, consentirà alla comunità scientifica non solo di ridurre sensibilmente i tempi di attesa per le proprie ricerche, ma anche di ampliare le linee di ricerca che ora, richiedendo enorme elaborazione di dati, non potevano essere eseguiti.

Così ha spiegato il rettore: “Raggiungeremo zone prima per noi impossibili. E non solo l’UGR ma anche altre università andaluse, perché vogliamo essere un esempio di collaborazione universitaria”. Questa non è, tuttavia, la prima incursione dell’UGR nel supercalcolo. Come spiegato in dettaglio da Begoña del Pino Prieto, delegato dell’Università digitale e professore di architettura e tecnologia informatica, l’istituto lanciò il suo servizio di supercalcolo 30 anni fa.

Il lancio di Albaicín è un ulteriore passo in una strategia di supercalcolo che aspira a servire, non solo i gruppi di ricerca nazionali, ma anche al trasferimento tecnologico a servizio della società tutta.

Pilar Aranda, rettrice dell’Università di Granada, professore ordinario di Fisiologia, tra i tanti riconoscimenti, è Associata Ad Honorem dell’Association of Women Researchers and Technologists per il suo contributo alla scienza.

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