Odense ricrea il mondo magico di Hans Christian Andersen

Odense (Danimarca) celebra il suo figlio più illustre, lo scrittore e autore di fiabe per bambini e ragazzi Hans Christian Andersen, dedicandogli il museo, su progetto dell’architetto giapponese Kengo Kuma.

Per realizzarlo Kuma si è ispirato al metodo Andersen “dove un piccolo mondo si espande improvvisamente in un universo più grande” considerando sempre la “dualità degli opposti” che circonda la nostra vita, come la luce e l’oscurità o contraddistingue la nostra natura, come il reale e l’immaginario.

Come nel racconto L’acciarino magico – dove un albero rivela un mondo sotterraneo sconosciuto – così i due terzi dei 5600 metri quadrati del museo sono nascosti, circondati da un grande giardino labirintico che enfatizza la magia del luogo.

All’interno del museo per ricreare l’esperienza umana e letteraria di Andersen si trovano le opere di una dozzina di artisti che hanno reinterpretato alcune delle sue favole più famose. Ritorna il motivo de L’acciarino magico con l’installazione dell’artista brasiliano Henrique Oliveiras, mentre il burattinaio britannico Andy Gent si è ispirato per le sue opere a Il soldatino di stagno, La piccola fiammiferaia e La Sirenetta.

Quest’ultima particolarmente cara a noi italiani, perché la favola descrive Sestri Levante (Genova), dove Andersen soggiornò nel suo viaggio in Italia, dove si trova la Baia delle Favole (una delle spiagge più belle del Golfo del Tiglio) e dove da oltre mezzo secolo si svolge l’internazionale Festival Andersen.

Infine lo sceneggiatore danese Kim Fupz Aakeson e lo scrittore statunitense Daniel Handler, (famoso per il suo personaggio Lemony Snicket, termine che usa anche pseudonimo) hanno realizzato le esperienze di ascolto che accompagnano il visitatore nel suo tour, al momento godibili soltanto nelle lingue danese e inglese.

Il Museo Hans Christian Andersen è stato inaugurato il 30 giugno 2021. Lo studio di Kenzo Kuma si è valso della collaborazione degli studi danesi Cornelius+Vöge, Eduard Troelsgård e MASU Planning per la parte paesaggistica.

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