John McFall. Da atleta paralimpico ad astronauta. Non ci sono limiti
John McFall ha portato la bandiera paralimpica sul palco durante la cerimonia d’inaugurazione della XVII edizione Giochi, avvenuta a Parigi, il 28 agosto 2024.
Britannico 43enne, sposato con 3 figli, ex medaglia paralimpica dei 100 metri, medico – chirurgo e primo astronauta con disabilità. Amputato della gamba destra per un incidente motociclistico dall’età di 19 anni, McFall è stato selezionato nel 2022 dall’Agenzia spaziale europea e, attualmente, segue il programma di formazione specifica per gli astronauti di riserva assegnati alle missioni in orbita, oltre ad essere stato il centro dello studio di fattibilità Fly! i cui risultati, scrive wired.it, dimostrano che “l’esplorazione spaziale non sia limitata da vincoli fisici e che ogni individuo possa contribuire alla nostra comprensione collettiva del cosmo e dei benefici dei voli spaziali per la vita sulla Terra”.
Vero che in orbita McFall è stato anticipato dal disabile Hayley Arceneaux, nel 2021, nella missione Inspiration4, ma il secondo vi partecipò come private astronaut. Mentre il nostro britannico è il primo a fare parte del corpo astronautica di un’agenzia spaziale.
E, come tale, ha preso parte alla cerimonia di Parigi (accanto al marinaio francese e campione paralimpico Damien Seguin), non rappresentando nessuna delle 168 delegazioni partecipanti, ma le Paralimpiadi stesse, in ogni loro significato intrinseco, come confermano le sue parole riportate dall’ESA: “Ad ogni nuovo passo nel mio viaggio, sono orgoglioso di sfidare le idee preconcette sui ruoli professionali in cui dovremmo aspettarci di vedere persone con disabilità fisiche”.
Immagine: John McFall (al centro) primo disabile a fare parte di un corpo di astronauti, durante gli addestramento presso l’Agenzia spaziale europea