Usa. Eseguita la condanna a morte di Lisa Montgomery
Negli Stati Uniti d’America viene eseguita una condanna a morte federale di una donna, dopo 67 anni. L’ha comunicato il Dipartimento di Giustizia Usa.
Lisa Montgomery, 52 anni, è stata messa a morte con iniezione letale nel carcere di Terre Haute in Indiana, dopo che l’esecuzione era stata sospesa per consentire un’ulteriore perizia psichiatrica, verso la quale si erano convogliate le speranze di chi si oppone alla pena di morte.
Lisa Montgomery aveva alle spalle un’esistenza tragica. Abusata fin da piccola, era ritenuta gravemente malata di mente. Nel 2004 era stata riconosciuta colpevole di un efferato delitto, l’uccisione di una donna incinta di 23 anni, Bobbie Jo Stinnett, alla quale Lisa aveva estratto con un coltello il feto (voleva che fosse suo figlio) lasciandola morire dissanguata.
L’esecuzione è avvenuta dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha interrotto la moratoria agli sgoccioli del suo mandato (il 20 gennaio 2021 gli subentrerà Joe Biden, eletto nelle elezioni presidenziali lo scorso novembre); secondo la stampa specializzata, è la prima volta in 130 anni che non vengono annullate le esecuzioni federali nel periodo di transizione tra i 2 presidenti.
Ma Trump aveva già interrotto la moratoria Usa che durava da 17 anni. Riportava ildubbio.news il 12 dicembre scorso che nel corso dell’amministrazione Trump sono state 10 le messe a morte. Oggi a distanza di un mese, le esecuzioni diventano tragicamente 11.