Juliana vs. Stati Uniti. Il processo contro il Governo per i cambiamenti climatici
C’è una giovane statunitense che dal 2015 combatte contro la politica e gli imprenditori ritenendoli colpevoli dei problemi presenti e futuri dovuti ai cambiamenti climatici ed insieme a 20 suoi coetanei non ha esitato ha portare il Governo Usa in tribunale. Si chiama Kelsey Juliana e da allora combatte insieme ai giovani delle associazione no profit Our Children’s Trust e Martinez’s organization Earth Guardians, il cui direttore è Xiuhtezcatl Martinez, noto artista di hip hop e ambientalista, tutti rappresentati dal climatologo James Hansen. I giovani accusano il Governo di aver incoraggiato ed autorizzato attività che hanno significativamente danneggiato l’ambiente e, quindi, negato – contravvenendo alla Costituzione – il loro diritto alla vita e alla libertà; chiedono, quindi, che siano adottate le misure necessarie per ridurre le emissioni di gas serra.
La causa Juliana, et al vs United State et al, considerata dalla stampa Usa storica, è iniziata sotto la presidenza Obama. Nel 2016, il giudice della Corte distrettuale dell’Oregon, Ann Aiken, ha avviato il procedimento, affermando che l’accesso ad un ambiente sano è un diritto fondamentale. E, nonostante i numerosi ostacoli posti dal Governo Trump (nell’ottobre 2018 ha ottenuto un appello), il caso va avanti.
Nei primi giorni di giugno 2019, riporta il New York Times, 3 giudici federali hanno ammesso che i giovani hanno il diritto costituzionale di essere protetti dai cambiamenti climatici: “meritano questa possibilità” hanno detto, respingendo la richiesta del Governo che chiede l’ archiviazione del caso che rimane, invece, sospeso.
Juliana e i suoi compagni sono riusciti a fare causa al Governo grazie al cosiddetto atmospheric trust litigation (in italiano: contenzioso sulla fiducia dell’atmosfera), una branca della giurisprudenza che si rifà al concetto della fiducia pubblica e della responsabilità internazionale relativa al controllo del Governo sulle risorse naturali, nell’interesse del beneficio pubblico.
Prima e poi in nome di questa legge sono state intentate diverse cause legali di matrice ambientale, ma i tribunali statunitensi le hanno sempre respinte; soltanto il caso di Juliana vs. United States, grazie alla decisione del giudice Aiken, ha ricevuto l’autorizzazione a procedere.
Fotografia: Kelsey Juliana – photo by Andrew Selsky/Associated Press