Manifestazione internazionale per la libertà in Iran
Le città del mondo scendono in piazza e marciano per esprimere la propria solidarietà a chi in Iran chiede democrazia e libertà, aderendo alla manifestazione internazionale Insieme per l’Iran, indetta per l’8 gennaio 2023, e che nel nostro Paese prenderà corpo a Torino, da Piazza Vittorio, e a Roma, da Piazza della Repubblica.
La rivolta culturale in Iran ha avuto inizio lo scorso settembre, dopo la morte, per le percosse subite in prigione per il velo mal posto, della ventiduenne Mahsa Amini. Al grido di Donna, Vita e Libertà le proteste proseguono nonostante la reazione repressiva (e che potrebbe subire un’escalation) dei vertici teocratici di un Governo dove vige la pena di morte e che è già responsabile, si stima, di 585 decessi e di 1160 feriti (al momento in cui scriviamo, secondo i dati aggiornati da Reuters).
In Italia i giovani iraniani sono tanti. Soprattutto all’Università di Bologna, dove, fra corsi di laurea e di laurea magistrale, master e dottorati, si contano oltre 750 iscritti, formando una delle comunità iraniane più numerose in Italia.
Lo ha ricordato il rettore dell’Ateneo, il professore Giovanni Molari, omaggiando la morte del giovane Mehdi Zare Ashkzari, avvenuta per torture nelle carceri iraniane.
Questo giovane, uno dei tanti arrestati per aver partecipato alle proteste, era stato studente dell’Alma Mater a partire dal 2015 e fino all’autunno 2017, iscritto al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Farmacia.
Ed è significativo, ha aggiunto il professor Molari incontrando la stampa il 2 gennaio a Palazzo Poggi, che fra i primi a rilanciare la terribile notizia della morte di Mehdi Zare Ashkzari sia stato “il nostro Patrick Zaki, che lotta non solo per i propri diritti, ma per quelli di tutti. L’impegno dell’Alma Mater per i diritti umani e civili è iscritto nel nostro Statuto, che così recita: ‘valore preminente di riferimento per tutta la comunità è il rispetto dei diritti fondamentali della persona, che l’Ateneo si impegna a promuovere e a tutelare in ogni circostanza’”.
A corollario delle parole del Rettore la notizia di unibo.it che l’Ateno continuerà a organizzare iniziative per tenere alta l’attenzione sulla situazione delle proteste in Iran contro il regime.
Oltre alla morte di Mahsa Amini, la marcia internazionale dell’8 gennaio le comunità iraniane ricorderà il 3° anniversario dell’abbattimento del volo commerciale PS752 della Ukraine International Airlines con a bordo 176 persone decollato da Teheran e colpito da un’unità di difesa aerea delle Guardie della rivoluzione iraniana (Ircg).
Immagine: 1) Vancouver, BC, Canada, manifestazione a favore delle proteste in Iran. Photo by di Sima Ghaffarzadeh – pexels.com; 2) Mehdi Zare Ashkzari, ex studente dell’Alma Mater di Bologna