Piccole api furibonde, sempre più numerose
8 marzo festa delle donne; 21 marzo 1931, nasceva a Milano la poetessa Alda Merini. Felice coincidenza di date alla quale se ne aggiunge un’altra, la consegna delle chiavi, proprio in questi giorni, all’ATS Piccola Ape Furibonda, per avviare la gestione e l’animazione della casa della poetessa per i prossimi 5 anni con il progetto Le stanze di Alda.
Capofila del progetto la Cetec che si descrive come una’associazione “con due anime, una teatrale e un’altra sociale”. La sua fondatrice Donatella Massimilla, laurea al Dams e poi attrice drammaturga e regista l’ha creata 30 anni fa e da allora ha portato il teatro ovunque, dai festival, alle carceri. Cetec, infatti, sta per Centro Europeo Teatro e Carcere, pioniera nei progetti artistici e formativi per i/le detenuti/e che poi ha esteso alle comunità di migranti, donne svantaggiate e abusate, ai minori a rischio.
Oggi, dopo aver vinto il bando municipale con le associazioni Ebano, Errante e Promise – con la quali forma l’ATS Piccola Ape Furibonda (da un verso della poetessa) – si prepara con le altre all’inaugurazione della Casa delle Arti Spazio Alda Merini per il prossimo 21 marzo, quando 21 artiste, dal ponte sui Navigli dedicato alla poetessa fino alla casa, si esibiranno nella performance itinerante Il sogno canta su una corda sola, a cura di Andrea Bianconi, se il virus, auspicabilmente, arretrerà. Altrimenti sono pronte a ripiegare sullo streaming.
Poi la casa sarà aperta tutti i giorni: lo spazio in via Magolfa 32 – ex tabaccheria, uno dei luoghi cari alla poetessa scomparsa nel 2009, che ne custodisce da 6 anni la sua stanza da letto, la macchina per scrivere e il muro su cui scriveva i suoi versi con il rossetto- sarà sede di laboratori continuativi. Arte, musica, presentazione di libri e film, punto d’incontro e di riferimento per detenute in permesso di lavoro, per migranti, donne in fuga dalla violenza. Accoglienza, formazione, lavoro negli spazi del museo: progetto di rigenerazione, gratis, 7 giorni su 7.
“Il nostro obiettivo è quello di aprire alla città degli “invisibili” e degli ultimi, un luogo che è patrimonio di cultura e poesia, rendendolo fruibile ed accessibile, introducendo i visitatori non solo a conoscere la Stanza di Alda, a leggere le svariate edizioni dei libri di poesia e documenti della Merini, ma anche a sedersi in giardino o nell’ atrio della sua Casa ad ascoltare musica e canzoni che lei preferiva, a seguire un percorso sensoriale ed emotivo attraverso laboratori, performance, eventi che le sono dedicati e che le sarebbero piaciuti.” ha dichiarato Donatella Massimilla. “Le donne per le altre donne, capaci di portare sé stesse, ciascuna con le proprie ferite, a memoria vivente della sofferenza e della grandezza della poetessa Alda Merini. Non solo quindi donne fragili come beneficiarie di servizi e opportunità ma promotrici attive della memoria della grandezza e del talento femminili”.
Immagini: Milano – 1) Il gruppo ATS Piccola ape furibonda che gestirà e animerà la Casa delle Arti Spazio Alda Merini, con il progetto ‘Le stanze di Alda’; 2) la poetessa Alda Merini lungo i Navigli, luogo a lei caro, e dove un ponte porta il suo nome