Arrotini 3.0. Il talento affilato da Val Rendena a Londra
Il 9 ottobre 2022, la Chiesa Cattolica ha proclamato santo, Giovanni Scalabrini, il santo dei migranti, in quanto la sua vita e la sua missione nel mondo è stata collegata all’emigrazione.
Un fenomeno tristemente attuale, come lo fu, per il Bel Paese, in epoche passate, in particolare da fine Ottocento, quando milioni di italiani non ebbero paura di andare in Germania, Belgio, Australia, Argentina, Cile, USA, Uruguay ,e dovunque ci fosse un lavoro che procurasse un miglioramento delle proprie condizioni socio-economiche.
Una particolare emigrazione ebbe luogo, dopo la seconda guerra mondiale, quando si pensava che quel “partire” avesse subito un rallentamento, nella Val Rendena (Trentino-Alto Adige) da dove partirono tanti giovani, alcuni arrivarono a New York, altri a Londra, “con in mano” un mestiere singolare, l’arrotino, un mestiere, per il quale furono subito apprezzati.
Se in Italia si sentiva urlare per le strade l’invito: “ Donne è arrivato l’arrotino” quei ragazzi trentini lo tradussero in “Mammy here is the grinder knife” e cominciarono a percorrere in lungo e in largo le vie londinesi.
In breve, questo lavoro ambulante divenne un vero mercato e così altri parenti ed amici varcarono la Manica e fondarono l’associazione: London Grinders Association. Era il 21 febbraio del 1970, composta da 50 membri tutti con nome italiano e, in particolare, trentino.
Una storia centenaria di un family business ritratta in modo esemplare dal documentario Sharp families, selezionato al 14esimo Labour Film Festival di Milano nel 2018.
Oggi i figli e i nipoti di questi emigranti dominano il mercato dell’affilatura coltelli londinese, un’attività redditizia gestita da poche imprese a conduzione familiare. Queste famiglie crearono uno stretto monopolio, tenendo a bada la concorrenza. Sharp families racconta l’evoluzione di questa comunità attraverso il lavoro e il legame con la patria di tre famiglie, cresciute e che vivono tra un piccolo villaggio di montagna e Londra, alle prese con la gestione di un business ormai globale.
Armo e company
Armo fu il primo arrotino ad andare in Inghilterra a cui seguirono i vari Collini, Nella, Povinelli, Beltrami, Ferrari, Maestri, Ambrosi, Tisi ed altri ancora.
È il fondatore della London Grinders Association, che tuttora gestisce con passione al fine di tutelare il know-how industriale all’interno della piccola comunità di valligiani. Ora a distanza di tanti anni, quel business continua, e i giovani di nome Paul o Povi continuano ad affilare coltelli di ogni genere. E, insieme, al loro fondatore, tutti questi “arrotini” tornano alle loro Dolomiti, perché la nostalgia è un qualcosa che non si spegne con gli anni anche se sono consapevoli che non torneranno più in Italia, ma non vogliono rinunciare a provare quell’emozione del ritorno a casa. Armo ama organizzare un party-polenta per tutti.
Prima di rientrare a Londra si reca abitualmente a porgere i suoi omaggi al monumento dell’arrotino che si trova all’ingresso del suo paese, e che è stato realizzato anche grazie al contributo dato dalla London Grinders Association.
L’arrotino più anziano è Bernardo, 89 anni di Carisolo, in Valle Dolomiti, uno dei primi a emigrare nel dopoguerra. Dopo alcuni anni come assistente arrotino, aprì la propria azienda e in oltre cinquant’anni ha creato un piccolo grande business. Quando è andato in pensione ha lasciato i clienti al nipote Paul.
Siamo dunque orgogliosi ancora una volta delle capacità di questi italiani, per il grande impegno profuso e per la loro abilità, e la cui attività produce oltre dieci milioni di sterline all’anno.
Per maggiori informazioni: sharpfamilies.com
Foto di copertina: dal sito sharpafamilies.com