Premio Oscar. Fuocoammare, comunque è stato un successo
Fuocoammare non ha vinto l’agognata statuetta Oscar, ma considerata la fortuna che il docu-film ha ottenuto nel corso dell’ultimo anno, non si può certo parlare di sconfitta, tanto meno di delusione come afferma lo stesso regista, Gianfranco Rosi che pone l’accento che essere arrivati a Hollywood, passando per le vittorie del Festival di Berlino e degli Efa “è già un successo”.
A Rosi fa eco il dottor Pietro Bartolo (insieme nella foto a lato), personaggio saliente del docu-film “Essere arrivati qua, nell’America di Trump e dei muri, vecchi e nuovi, dell’intolleranza e delle divisioni” spiega Bartolo “ci spinge a fare sempre di più e sempre meglio. Devo dire grazie al maestro Gianfranco Rosi per aver compreso il messaggio di accoglienza che l’isola di Lampedusa lancia al mondo dalla Porta d’Europa”.
Tutti i titoli in lizza parlano di differenze razziali, di forti temi sociali e civici. Tutti, quindi, per tornare alle parole di Bartolo sono accumunati da un messaggio comune, che non è solo il messaggio di Fuocoammare, è il messaggio internazione della cultura che non può accettare la discriminazione e l’intolleranza”.
Il premio Oscar è andato al documentario statunitense Life Animated, OJ.
aggiornamento 27 febbraio, h. 20,30
Premio Oscar. Fuocoammare ottiene la nomination
Fuocoammare ha raggiunto l’ importante traguardo: ha ricevuto la nomination agli Oscar come miglior documentario. Entra nella cinquina dei finalisti insieme con : I am Not Your Negro, Life Animated, OJ: Made in America e 13th.
“Il cinema non può cambiare il corso della storia, ma ho sempre sperato che il grido di aiuto nel film venisse colto e questo credo sia successo” ha commentato il regista Gianfranco Rosi, dedicando la nomination a Lampedusa.
L’ assegnazione dei premi avverrà il 26 febbraio 2017 a Los Angeles.
aggiornamento del 24 gennaio 2017, h. 21,44
Premio Oscar. Fuocoammare passa alla sezione documentari
Fuocoammare è stato escluso Academy dalla short list dei 9 film che concorreranno per entrare nella cinquina che si disputeranno il Premio Oscar come miglior pellicola in lingua straniera. La suo corsa all ‘ ambita statuetta continua nella sezione documentari, come è stato confermato lo scorso 7 dicembre.
I film di produzione non in lingua inglese scelti sono: “Tanna” Australia; “It’s Only the End of the World”, Canada; “Land of Mine”, Danimarca; “Toni Erdmann”, Germania; “The salesman”, Iran; “The King’s Choice”, Norvegia; “Paradise”, Russia; “A man called Ove”, Svezia e “My life as a zucchini”, Svizzera.
Da ben 15 documentari è invece formata la short list della sezione documentari. La competizione per il film-documentario di Rosi, quindi, non sembra essere facile. Inoltre continua l’annosa questione a quale genere appartiene Fuocoammare, che per definizione del suo stesso regista, la natura lirica che lo contraddistingue lo rende “un’ibrido” tra il racconto cinematografico tradizionale e il documentario. Troppo ducumentarismo per essere un film classico, troppa poesia per essere un documentario? Azzardiamo un giudizio: come ama ripetere Gianfranco Rosi, Fuocoammare è Lampedusa, i lampedusani e i migranti e la poesia che contiene l’opera scaturisce direttamente dalla verità quotidiana filmata e documentata. Se l’Academy saprà cogliere la potenza della realtà di un fenomeno che avviene nelle coste del mondo, la nomination ci sarà e, forse, il premio verrà.
Lo sapremo il 24 gennaio, quando le liste ufficiali delle 5 opere per ogni sezione che si disputeranno gli Oscar, saranno rese note.
aggiornamento del 16 dicembre 2016, h.03,05
Trionfo italiano agli Efa 2016
Ce l’ha fatta. Fuocoammare di Gianfranco Rosi vince gli Efa, l’equivalente degli Oscar europei.
Un’altra vittoria italiana il riconoscimento all’attrice Valeria Bruni Tedeschi, che vince per la recitazione nel film La pazza gioia di Paolo Virzì; nella foto accanto in una scena del film.
Apprezzatissimo il film Vi presento Toni Erdamann, che racconta come un padre “clown” impartisce alla figlia un’ educazione alla vita per aiutarla a uscire dalla depressione. Il film tedesco vince, infatti, anche i premi per la regia, la sceneggiatura, e per l’interpretazione dei 2 attori protagonisti.
aggiornamento dell’11 dicembre 2016, h. 10,15
Efa: Fuocoammare ma non solo
Continua l’apprezzamento internazionale per di docu – film di Gianfranco Rosi, Fuocoammare, candidato come miglior documentario 2016 agli Efa, (European Film Awards).
Ma Fuocoammare è in buona compagnia grazie alle altre nomination italiane agli Efa ottenute da Valeria Bruni Tedeschi, come miglior attrice protagonista nel film di Paolo Virzì “La pazza gioia” e dal documentario di Alex Infascelli “S is for Stanley – Trent’anni dietro al volante per Stanley Kubrick” tratto dal libro Stanley Kubrick e me, biografia di Emilio D’Alessandro: dal 1971 quando D’Alessandro fu scelto dal regista statunitense come suo autista autista, per diventare nel corso degli anni grandi amici fino al 1999, anno della scomparsa di Kubrick.
La premiazione degli Efa avverrà il 10 dicembre 2016 a Wroclaw, capitale europea della cultura 2016.
Gli European Film Awards, istituiti dal 1988 dall’European Film Academy, rivolti alla produzione cinematografica del vecchio continente, si svolgono annualmente a Berlino, sede dell’Academy, negli anni dispari, in altre città europea negli anni pari.
aggiornamento del 6 novembre 2011, h. 9.32
Maryl Streep rinnova il suo sostegno a Fuocoammare in corsa per gli Oscar
L’aveva detto al Festival di Berlino, che di quel festival è stata la presidente della giuria, torna a ripeterlo alla Festa di Roma. Maryl Streep è da sempre una fervente sostenitrice del docu-film “Fuocoammare”, scelto dall’Anica a rappresentare l’Italia nella corsa al Premio Oscar e che la stessa attrice statunitense – 3 premi Oscar e record per numero di candidature, ben 19 – “sosterrà” perché “è certa che tutta l’Accademy si accorgerà del valore incredibile di questo film”. Si dichiara “fiduciosa” che Fuocoammare “avrà delle chance di entrare nella cinquina”.
Noi, anche, incrociamo le dite, per Rosi, per il cinema italiano ma, soprattutto, per Lampedusa e per i migranti.
aggiornamento, 21 ottobre 2016, h. 10.48
Fuocoammare in corsa per la nomination agli Oscar
Il film italiano candidato a rappresentare l’Italia all’89ma edizione degli Oscar è “FUOCOAMMARE” di Gianfranco Rosi
La Commissione di Selezione istituita dall’ANICA, su invito della “Academy of Motion Picture Arts and Sciences”, composta da Nicola BORRELLI, Tilde CORSI, Osvaldo DE SANTIS, Piera DETASSIS, Enrico MAGRELLI, Francesco MELZI D’ERIL, Roberto SESSA, Paolo SORRENTINO e Sandro VERONESI, ha designato “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, già vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2016.
L’annuncio delle nomination è previsto per martedì 24 gennaio 2017, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles domenica 26 febbraio 2017.
Il docu-film di Francesco Rosi racconta attraverso la storia del piccolo Samuele e del dottor Pietro Bartolo, Lampedusa e i lampedusani e, in parallelo le vicende di centinaia di migliaia di migranti che approdano nell’isola siciliana.
Fuocoammare è stato prodotto da 21Uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecittà e Rai Cinema, coproduzione italo-francese Les Films D’Ici e Arte France Cinem
Sarà in programmazione nelle sale statunitensi dal 21 ottobre. In Italia, invece, andrà in onda in prima visione televisiva su Rai3, lunedì 3 ottobre 2016 alle h. 21.40, in occasione della giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.
aggiornamento del 27 settembre h. 0025