Archivio Desaparecido. Le storie delle vittime di origine italiana
L’11 settembre 2021 sarà pubblicato Archivio Dasaparecido, frutto di 2 anni di lavoro compiuto dal collettivo Centro di giornalismo permanente (CGP) che ha raccolto le storie dei desaparecidos di origine italiana delle dittature sudamericane: 40 interviste realizzate in Italia, Cile e Argentina riportate nel libro omonimo, edito da Nova Delphi Libri, nel podcast per la trasmissione Tre Soldi di RadioRai3 e nella piattaforma multimediale dove sarà possibile navigare gratuitamente fra testimonianze e documentazione.
Ne da notizia la Banca Etica, con un post su Twitter il 27 agosto 2021, sostenitrice e cofinanziatrice del progetto (CGP fa parte della sua rete) e del crowdfunding organizzato e lanciato da Produzioni dal Basso.
Il CGP con sede a Roma è formato da un collettivo di giornalisti freelance, esperti in vicende del Sud America e che collaborano con le maggiori testate nazionali e internazionali, come La Repubblica, Il venerdì, Il manifesto, Left e il famoso giornale argentino El Clarín.
Con le attività divulgative e formative, il gruppo finanzia i propri progetti giornalistici, come l’avviamento dell’Archivio Dasaparecido, completato dalla raccolta fondi pubblica che ha accumulato 3.090,00 euro grazie a 89 sostenitori.
Un lavoro che per la prima volta, svela Produzione dal basso, ricostruisce “decine di biografie, testimonianze e storie dei cittadini italiani scomparsi durante le dittature sudamericane” degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso “e di chi è arrivato da esule politico nel nostro Paese. Storie di giovani ribelli e delle loro famiglie che, nonostante il dolore, non hanno mai rinunciato alla richiesta di verità e giustizia”.
Il progetto è stato curato da Elena Basso, Marco Mastrandrea e Alfondo Sprovieri. Le video-interviste dall’Argentina e dal Cile sono state realizzate da Erica Canepa e Luis Clarismino Alve Junior. Il progetto grafico è di Stefano Sbrulli.
L’Archivio cartaceo – informa il CGP – sarà donato alla Fondazione Basso.
Immagine: tratta dalla pagina Facebook del Centro Giornalismo Permanente (CGP)