Natura e aziende. Il ritorno alle origini di una macchina elettrica in un bosco di querce

Radici nel futuro si chiama l’ iniziativa della Mazda Italia che riassume la teoria, la pratica e la storia stessa dell’azienda automobilistica giapponese Mazda.

È evocativa, infatti, oltre che ecologica, la decisione di creare un nuovo bosco di sughero in quello che, probabilmente, è il più grande parco urbano d’Europa, il Parco dell’Appia Antica (circa 4600 ettari che lambiscono il centro di Roma), in occasione della commercializzazione della sua prima vettura elettrica – la MX-30 – e per celebrare i primi 100 anni dell’azienda.

La Mazda, infatti, nasce nel 1920 a Hiroshima con il nome Toyo Cork Kogyo Co, per occuparsi della lavorazione del sughero. Introduce il nome Mazda – derivazione dal nome del suo fondatore Jujiro Matsuda fuso con quello della divinità zoroastriana, Ahura Mazda, solo nel 1931. Negli anni Trenta, infatti, l’azienda, per superare una crisi economica, decide di occuparsi anche di motori e debutta nel settore con una singolare moto a 3 ruote con un motore monocilindrico, la Mazda-Go. Nella Seconda guerra mondiale, poi, costruì armi per l’esercito nipponico.

Fino al 1984 il marchio Mazda sarà usato solo per battezzare i modelli poi si estenderà a brand di tutte le produzioni dell’azienda. Pur avendo negli anni acquistato il livello di multinazionale il suo cuore è stato e rimane a Hiroshima, un amore indissolubile, favorito dal fatto che durante il bombardamento nucleare sulla città nell’agosto 1945, l’impianto industriale non venne distrutto.

L’iniziativa del Bosco di Sughero nel polmone verde di Roma, però, non viene dal Giappone ma è frutto della Mazda Motor Italia. Saranno 78 le querce da sughero piantate – ha spiegato Roberto Pietrantonio, presidente della filiale italiana – 77 quanti sono i concessionari e riparatori autorizzati nella Penisola e la 78° per rappresentare la stessa Mazda Italia.

Un omaggio alle origini, declinando il binomio natura-azienda, un rapporto ormai imprescindibile per la salvezza del genere umano e del pianeta. Ed ecco un bosco e una macchina elettrica i cui interni – per la prima volta di serie – sono appunto di sughero (materiale naturale biodegradabile e riciclabile) – e a emissioni zero; questa MX-30 che girerà per il parco grazie all’energia fornita dai pannelli fotovoltaici installati della Sunerg Solar Energy società italiana da oltre 40 anni nel settore del fotovoltaico e solare termico, all’interno dell’ Ex Cartiera Latina, sede dell’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica.

 

Immagini: 1) Roma, Parco dell’Appia Antica; 2) la macchina elettrica Mazda, modello MX-30

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