Giovani europei solidali con Mamma Europa
L ‘Europa, vecchia signora ormai osteggiata da più fronti, non si esime tuttavia dall’offrire opportunità ai suoi giovani. Saggia genitrice dà vita a interessanti progetti rivolti alle nuove generazioni.
Così, accanto all’ormai adulto l’Erasmus, o al più giovane SVE (Servizio Volontariato Europeo), fioriscono altre iniziative per ampliare le possibilità dei ragazzi e ragazze che, nonostante le innegabili difficoltà legate ad un sistema lavoro in bilico fra essere e non essere, possono a ben guardare trovare ancora vivide occasioni professionali ed esistenziali grazie a Mamma Europa.
Interessante l’iniziativa del Corpo Europeo di Solidarietà, un corpo, appunto, giovane di sana costituzione finalizzato a realizzare progetti di solidarietà. Nato nel 2016 per mano dell’allora presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ad oggi ha coinvolto già 100mila giovani europei. Un successo che ha spinto il Parlamento europeo a destinare nel prossimo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 la cifra di 1,1 miliardi di euro per questo programma.
Dunque, una boccata d’aria per chi, animato da coraggio e buona volonta, è pronto a lavorare o fare volontariato nell’ambito di iniziative poste a supporto delle popolazioni della Comunità europea in difficoltà.
Le aree d’intervento sono le più disparate si passa dall’ambiente, all’integrazione, all’inclusione insomma si mettono le mani nel sociale, si impastano ingredienti di civiltà fuori dagli schemi nazional popolari, tanto in voga e tanto pericolosi. Ad esempio ci si può impegnare nelle opere di ricostruzione dopo una calamità naturale, oppure ci si può dedicare all’assistenza nei centri per richiedenti asilo. Inoltre, si può scegliere di fare attività nel proprio paese o fuori dai confini nazionali, basta aver compiuto il diciottesimo anno di età e non superare la soglia dei trenta.
Rispetto al servizio di volontariato europeo, il Corpo Europeo di Solidarietà amplia il bacino d’utenza rivolgendosi anche a chi non si sente tanto propenso a fare un’esperienza all’estero: in questo caso si possono svolgere progetti di volontariato anche nel proprio Paese, magari in una realtà territoriale differente da quella d’origine.
La durata dell’attività deve essere minimo di 2 mesi e non può superare l’anno solare. Naturalmente si fa parte del Corpo Europeo di Solidarietà, entrando nella banca dati attraverso una semplice registrazione sul Portale europeo dei Giovani. Tale procedura di adesione permette di essere selezionati al fine di compartecipare ad una vasta serie di progetti proposti da diverse organizzazioni.
Un dato essenziale, viste le dinamiche che colpiscono le ONG negli ultimi tempi, è sapere che le varie organizzazioni fautrici delle iniziative di solidarietà sono accuratamente sottoposte a verifiche prima di potersi accreditare e ottenere una “quality label”, un’etichetta di qualità ricevuta dopo aver superato un esame presso le Agenzie nazionali giovani dell’Ue. Solo dopo l’iter di certificazione gli enti possono ricevere l’autorizzazione a procedere, ossia a contattare i candidati per conto del Corpo Europeo di Solidarietà.
In ultimo, ma non meno importante è sottolineare che i giovani coinvolti usufruiscono di un finanziamento che copre tout court spese di viaggio, alloggio e vitto, trasporti locali, e prevede una mancia mensile per le piccole spese, il supporto linguistico e il tutor. Inoltre si prevede un affiancamento con un mentore, una guida che accoglie il ragazzo o la ragazzza che giunge nella nuova loccalità e offre un supporto nell’inserimento nel territorio. Sovente si tratta è un giovane che ha fatto esperienza di volontariato in un altro Paese e conosce a pieno le difficoltà e le esigenze del caso.
Per chi invece, ha già partecipato al Corpo Europeo di Solidarietà, ha la possibilità di partecipare la concorso #EUSolidarityCorps Short Story Contest “How the participation in the European Solidarity Corps has changed me and my life”. Un racconto di 10.000 caratteri sulla propria esperienza. Scadenza 31 luglio 2019; per registrarsi è necessario registrarsi sul portale europeo dei giovani.
Per ulteriori iinformazioni sul Corpo Europeo di Solidarietà, consultare la pagina dedicata
Che altro aggiungere? Niente se non l’invito a sensibilizzare giovani e meno giovani ad essere orgogliosamente europei….