Giornata Mondiale degli Insegnanti 2018
Servono 69 milioni di nuovi insegnanti nel mondo per raggiungere l’Obiettivo 4 dell’Agenda il 2030: garantire a livello universale l’accesso alla conoscenza.
Secondo l’Unesco sono oltre 120 milioni i bambini che non ricevono l’istruzione di base. Nonostante si registri un tasso di alfabetizzazione globale mai stato così alto, vero è che dal 2008 rallentano i progressi nel campo dell’istruzione.
La preoccupazione è palese, poiché, come afferma il direttore Unicef per l’Africa Orientale e Meridionale, Leila Gharagozloo-Pakkala, sono comprovati i “stretti legami tra i risultati dell’apprendimento e quelli delle economie nazionali”.
La maggiore concentrazione di bambini che non va scuola si registra nell’Africa Subsahariana. Secondo i rapporti Unicef le opportunità diminuiscono ulteriormente per le bambine, per i minori che vivono nelle zone rurali e/o che devono contribuire all’economia domestica.
Altri milioni di bambini frequentano la scuola, ma imparano poco o niente a causa della scarsa qualità dell’insegnamento. Tra i fattori che inficiano il livello della trasmissione d’istruzione ci sono i contratti temporanei che non richiedono insegnanti con una formazione specifica. Accade soprattutto nell’Africa Subsahariana, dove si cerca di colmare la mancanza di oltre 17 milioni di docenti fra scuola primaria e secondaria. E così l’ineguaglianza educativa invece di diminuire, cresce.
Con il tema della Giornata Mondiale dell’Insegnante 2018, “Il diritto all’educazione significa il diritto a un insegnante qualificato” Unesco e l’Unicef intendono richiamare l’attenzione dei Governi africani e dei paesi donatori, affinché orientino i loro sforzi per garantire un’istruzione sì gratuita, ma di buona qualità.
Ricordare il valore dell’istruzione di qualità, significa anche evocare il ruolo fondamentale dei “professionisti della formazione” delle loro sfide quotidiane, delle difficoltà che in troppi devono affrontare perché privati della libertà e del sostegno di cui avrebbero bisogno per svolgere il loro lavoro di vitale importanza.
Ed ecco l’altro tema della Giornata 2018: “Insegnare in libertà. Dare maggiore potere agli insegnanti” con il quale l’Unesco ribadisce il diritto degli educatori di svolgere la propria professione in totale sicurezza, “nei momenti di cambiamenti politici, d’instabilità e conflitti”; il diritto di avere accesso a una formazione di alta qualità, a salari equi e all’ autonomia professione nello scegliere i metodi e gli approcci più adeguati per una formazione efficace e inclusiva.
La Giornata dell’Insegnante, che ricorre il 5 ottobre, è stata istituita dall’Onu a seguito della Raccomandazione UNESCO sullo Status degli Insegnati deliberata a Parigi nel 1966, che definisce i diritti e i doveri dei docenti, ampliata con la Raccomandazione concernente lo Status del personale insegnate dell’ istruzione superiore del 1997.
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