2 giugno. La Libreria dei podcast della Corte costituzionale

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale (art. 2 della Costituzione)

Nasce il 2 giugno 2020 La Libreria dei podcast della Corte costituzionale. Una libreria digitale che si articolerà in podcast (file audio su Internet) che intende diffondere la cultura costituzionale e il sentimento di appartenenza alla res publica, intesa come comunità di donne, uomini e istituzioni impegnati a dare attuazione ai valori costituzionali, posti alla radice della vita comune.

Il 2 giugno 1946 i cittadini italiani votarano il referendum per la Repubblica o la Monarchie e per l’elezione dei membri dell’Assemblea Costituente.  Da notare che il voto femminile a favore della Repubblica superò quello maschile.

La Libreria è composta di vari “scaffali”, dedicati sia alla vita e all’attività della Corte costituzionale sia a temi e a momenti cruciali della nostra storia repubblicana, raccontati attraverso la lente della Costituzione e della giurisprudenza costituzionale.

Ricordiamo che la Corte Costituzionale, garante di controllo di costituzionalità delle leggi del nostro ordinamento è  l’organo tra i più giovane di Italia, in quanto si origina dalla Costituzione repubblicana del 1948, mentre gli altri organi costituzionali sono contemporanei alla creazione dello Stato Italiano, tranne che il Presidente della Repubblica. Il resto degli organi costituzionali sono: Governo, Parlamento, Magistratura.  La sua attività, la Consulta potè iniziarla solo nel 1956, a 10 anni, esatti dal referendum e solo nel 1963, le donne poterono diventare giudici.

I podcast, firmati dai giudici costituzionali costituiscono un repertorio educativo di facile accesso sia per gli studenti e le studentesse che per chiunque desideri approfondire i temi legati alla nostra Costituzione e anche a chi pensa sarebbe stato meglio vincesse la Monarchia. Un affresco radiofonico in nome dei valori costituzionali.

Gli ascoltatori inoltre  potranno così conoscere e approfondire, ad esempio, le ragioni che hanno portato alla nascita della Corte costituzionale ma anche quelle che ne hanno ritardato per otto anni il funzionamento.

Tra le tematiche: Repubblica, lavoro, donne, stranieri, compatibilità economiche…

I podcast hanno una durata media di 20 minuti ciascuno, compresa la “punteggiatura” musicale, e per i primi 15 la periodicità è settimanale (ogni venerdì). Approfondimenti su Rai Radio1, Radio Radicale, Radio 24 e la Treccani che pubblicherà i Podcast sul suo portale. Ogni relatore sceglierà la propria musica che accompagnerà il podcast.

In questo particolare momento che l’Italia e il mondo intero sta vivendo a causa della pandemia, il ri-percorrere la nascita della Repubblica e il divenire che si dipanò da allora ad oggi, può costituire una fonte di riflessione per chi anocora si augura che dopo il Covid19 si possa non semplicemente ri-prendere la via a “dove eravamo rimasti” ma verso “dove vogliamo andare”.

Un’occasione che ci auguriamo non si trasformi in una perdita di occasione. Il senso dello Stato e le istituzioni installano il principio di comunità, di complessità organica, di solidarietà socio-economica; gli uomini putroppo non sempre sono all’altezza delle istituzioni che rappresentano.  Evochiamo le parole di Giovanni Falcone “La mafia c’è dove lo Stato non c’è.  Il giudice parla di uno Stato nella sua accezione etica, culturale, di garanzia e di tutela.

Per saperne di più: Corte Costituzionale

Foto di copertina: dal sito irsifar.it

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