ChatGPT nel Metaverso. Per vite defunte ma non smarrite

ChatGPT, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale e machine learning sviluppato da OpenAI ormai molto famoso e   accessibile a tutti potrebbe essere di aiuto anche al progetto Live Forever del Metaverso Somnium Space creato da Artur Sychov che si propone di sviluppare avatar di persone decedute nel suo ambiente virtuale.

La necessaria raccolta di tutte le caratteristiche personali di un individuo, incluse quelle intellettive e psicologiche per raggiungere l’intento avrebbe richiesto anni. Ora con l’utilizzo di ChatGPT (ipotizziamo soprattutto nella nuova versione GPT 4 che riconosce le immagini), ha dichiarato Sychov a vice.com, Live Forever potrebbe essere pronta nel giro di mesi.

Perché, sostiene Sychov, nel Metaverso l’intelligenza artificiale riesce a identificare gli oggetti digitali più facilmente e quindi sarà in grado di accumulare un massimo di informazioni in un tempo minimo.  Il Metaverso, dunque, come un’ineguagliabile palestra per allenare l’intelligenza artificiale e giungere alla creazione di avatar di persone defunte in grado di discutere e agire.

Live Forever ricorda la serie televisiva Upload ambientata al 2033 quando il progresso tecnologica permette di trasferire (upload = scaricare) la propria coscienza in un mondo virtuale a scelta prima di morire. Sempre che si disponga delle risorse economiche per affittarsi l’avatar.

Sychov ha iniziato a sviluppare Live Forever dopo la morte del padre. La sua ispirazione richiama alla memoria l’esperienza sudcoreana (vedi abbanews.eu – I met You) nel 2020 quando una mamma, grazie alla ricostruzione virtuale prodotta all’intelligenza artificiale riuscì a ricontrare nel mondo virtuale la figlia di scomparsa tre anni prima per leucemia e commentò poi di aver vissuto “il sogno” il che aveva sempre avuto. Era come stare in paradiso”. L’incontro simulato è diventato il documentario televisivo I met you, (Ti ho incontrato), prodotto dalla Munhwa Broadcasting.

Verseggia Dante nel XXVI canto del Paradiso  “Fa ragion che sia la vista in te smarrita e non defunta”.

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