Festival dei Diritti Umani. A Torino per la prima volta

“Un quinto del pianeta è in guerra. Guerre asimmetriche, spesso combattute non da eserciti statali ma da milizie. A chi le gestisce non interessa vincerle, piuttosto prolungarle, perché solo così continua a fare profitti” dice Danilo De Biase, direttore del Festival dei Diritti Umani, che il 28 e il 29 novembre sarà a Torino, come ultima tappa della manifestazione dopo Milano, Bologna, Firenze e Roma.

Continuando a riflettere sul tema di questa edizione 2019, Guerra e Pace, nel capoluogo torinese si parlerà di conflitti e dei modi possibili per arginarne le conseguenze come ad esempio i Corridoi Umanitari che permettono ai profughi che fuggono dalle guerre di approdare in una terra sicura senza rischiare di perdere la vita durante il viaggio (qui il programma delle 2 giornate).

Con la collaborazione delle Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcie), Riforma, il settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi e Circolo Articolo 21 Piemonte, il Festival dei Diritti Umani giunge per la prima volta a Torino.

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