Sos Amazonia. Le piazze di Fridays For Future Italia

L’Amazzonia brucia da più di 2 settimane. E tante sono le persone mobilitate per salvare la più grande foresta pluviale del mondo, nella quale vivono 80 popolazioni indigene e alla quale dobbiamo il 20% dell’ossigeno che respiriamo, ma che in questo momento, paradossalmente, sta rilasciando massicce quantità di gas serra nell’atmosfera che incidono sul cambiamento climatico.  Perché le fiamme che ardono nella parte brasiliana sono state provocate dall’uomo: l’unica certezza che abbiamo a oggi è che si tratta d’incendi dolosi.

Fra gli attivisti scesi nelle piazze o dinanzi ai consolati e ambasciate brasiliani il 23 agosto 2019, sotto il lemma #SosAmazonia, troviamo i giovani del Fridays For Future Italia.

Con una presa di posizione di netta denuncia nei   confronti del governo brasiliano del presidente Bolsonaro, reo con le sue leggi di incoraggiare la deforestazione a favore delle piantagioni e degli allevamenti intensivi, i giovani hanno espresso la loro rabbia e sgomento con cartelli non che hanno lasciato dubbi di sorta come “Bolsonaro sei un criminale”. Pur avendo solo la certezza, dicevamo, che gli incendi in corso sono stati procurati dalla mano umana ma non si conoscono le identità dei responsabili, va ricordato che dalle nuove leggi d’inizio anno dell’amministrazione da gennaio a oggi in Brasile si sono verificati l’84% d’incendi in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

In Italia le manifestazioni degli ambientalisti del Fridays For Future sono iniziati dalle 11 di mattina e proseguite per tutto il giorno con una denuncia anche nei confronti delle istituzioni italiane “che ci hanno impedito – come hanno scritto in una nota- di manifestare davanti all’Ambasciata Brasiliana di Roma a Piazza Navona” costretti dunque a manifestare a Piazza del Pantheon.

 

Ricordando anche i recenti incendi di grandi dimensioni in Siberia e nelle Canarie di questa estate i giovani del FFF Italia hanno manifestato ad Aosta, Como, Milano, Torino, Genova, Parma, Cesena, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Udine, Asti, Sassari, Firenze, Cesena, Padova, Palermo, Reggio Calabria, Catania, Sassari.

I roghi dolosi brasiliani sono entrati prepotentemente nell’agenda del G7 riunitosi a Biarritz (Francia) dal 24 al 26 agosto 2019, mentre dall’agenzia LaPresse giunge la notizia che il presidente Jair Bolsonaro ha firmato l’autorizzazione all’intervento dell’esercito per domare le fiamme.

 

 

Fotografie: le piazze italiane dei giovani manifestanti mobilitati per l’incendio dell’Amazzonia il 23 agosto 2019,  tratte dalla pagina Facebook di Fridays For Future Italia

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