Perché il calcio è lo sport più bello del mondo

Euro 2016, l’esultanza della squadra vincitrice, il Portogallo

Che cosa resterà di quest’ultimo campionato europeo di calcio? Le lacrime. I giocatori di tutte le squadre alla fine hanno versato un fiume di lacrime. Fin dalle prime eliminazioni, il più delle volte impreviste ed imprevedibili, al termine di 90 minuti, si sono visti occhi lucidi, visi rabbuiati, volare calci contro tutto ciò che in quel momento era loro vicino, pugni sferrati alle tettoie delle panchine e volti coperti da magliette inzuppate di sudore.

Fuori la grande Inghilterra, la Russia, la Svezia, e poi via via tutte le altre squadre candidate a giungere alla fine del torneo quali la Spagna, il Belgio, la Croazia e la Germania.

L’Italia era piccola, piccola, capitata in un girone proibitivo, era invece cresciuta davanti alle difficoltà, e solo per quel gioco perverso, quella lotteria, che sono i calci di rigore, aveva ammainato la sua bandiera. L’aveva piegata l’avversaria di sempre, la Germania, e che a quel punto aveva già pensato di aver vinto l’europeo. “Chi si loda si imbroda” e Trapattoni è un maestro nell’asserire:“ Non dire gatto se non l’hai nel sacco” .

La Francia vincitrice designata in partenza da tutti i bookmakers, perché mai aveva fallito il massimo risultato quando la competizione si giocava in casa sua, aveva sfiancato la resistenza tedesca che aveva cercato di imitare il gioco spagnolo senza averne i giocatori adatti a farlo.

Antoine Griezmann

Antoine Griezmann, giocatore nazionale francese, la cui sorella si è salvata dall’attentato al Bataclan

 

A questo punto sembrava tutto facile per i transalpini, che però commettevano lo stesso errore dei tedeschi ed in più il loro gioco, proprio nella gara decisiva, è parso disordinato ed affidato soltanto alle invenzioni di Pogba e Griezmann.

Così, proprio la squadra meno accreditata, il Portogallo, ripescata al termine dei gironi eliminatori, con il suo giocatore più importante appiedato dopo pochi minuti, ha vinto l’Europeo di calcio.

Si dice che proprio il calcio sia il gioco più imprevedibile, e questa massima è stata ancora una volta rispettata. A noi resterà impresso il pianto di Barzagli, uomo forte, dal quale forse non ci aspettavamo quell’emozione, la difficoltà con la quale il capitano Buffon ha cercato di consolarsi e consolarci e di dirci che avevamo fatto un grande torneo, che avevamo raggiunto un traguardo insperato e che l’unità della squadra era stata tale da farci credere più forti di tutti.

Indimenticabile ricordo sarà quel cercare di tamponarsi l’umidità che scendeva dagli occhi della signora Conte e quell’abbraccio disperato della sua figliola Vittoria. Ci ricorderemo anche del dubbio subentrato proprio nell’allenatore azzurro, che per quanto avvezzo alle vittorie, ha riconosciuto che l’emozione di rappresentare il proprio paese vale forse più del cercare successi altrove. Con un groppo in gola ci ha detto arrivederci, a chissà e a quando.

E poi ci sono le lacrime di milioni di persone, di un popolo che di recente ha pianto molto. Ci viene dunque spontaneo pensare a quel viso di ragazzo per bene, antidivo, da studente educato, il cui sguardo sembrava vagare nel nulla della notte, sì, proprio a Griezmann, che forse aveva esaurito le sue

Euro 2016, bambino portoghese consola tifoso francese

Euro 2016, bambino portoghese consola tifoso francese

lacrime nel ringraziare il cielo che gli aveva restituito viva la sorella che in quella notte di tregenda si trovava al Bataclan.

Ma c’è in fondo anche la poesia, ed è la giusta conclusione di ogni festa. C’è la disperazione di un uomo, avvolto nella bandiera francese che lascia la torre

Eiffel oramai colorata di rosso, scuotendo la testa, c’è quel ragazzino, forse di 10 anni che gli si avvicina, con la bandiera del Portogallo intorno al collo, lo prende per mano, e l’adulto, sorpreso, si china su di lui, lo abbraccia e piangono insieme.

Se fossimo tutti capaci di abbracciare l’avversario, vinto o vincitore che sia, come sarebbe tutto più bello! Ecco perché il calcio è davvero il gioco più bello del mondo!

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