Ambiente. I nuovi animali a rischio estinzione

Il numero delle tigri selvatiche è maggiore di quanto si pensasse, ma la maestosa farfalla monarca – in grado di percorrere migliaia di chilometri ogni anno per riprodursi – è in via di estinzione e ancora peggio va agli storioni.

Tali notizie – e relativi dati –  provengono dall’aggiornamento compiuto dall’IUCN (*Unione Internazionale per la conservazione) della sua Lista Rossa di specie minacciate.

La tigre selvatica

Riguardo le tigri selvatiche (nome scientifico, Panthera tigris) che non venivano censite dal 2015, il nuovo conteggio ne stima tra le 3726 alle 5578, ossia più del 40% supposto, una percentuale che induce l’ente, ottimisticamente,  a parlare di una situazione “stabile” se non addirittura “in aumento” di questa specie che andava scomparendo.

Certo i numeri in più si devono al miglioramento delle tecniche di tracciamento ma dimostrano, sostiene l’IUCN, sia  la validità dei suoi progetti come  l’Integrated Tiger Habitat Conservation Program  e sia quanto “il recupero sia possibile finché continueranno gli sforzi di conservazione”.

Infatti la tigre selvatica resta un animale minacciato dal bracconaggio e “dalla frammentazione e distruzione dell’habitat dovute alle crescenti pressioni dell’agricoltura e degli insediamenti umani”.

“Per proteggere questa specie è essenziale espandere e collegare tra loro le aree protette, garantire che siano gestite in modo efficace e lavorare con le comunità locali che vivono dentro e intorno agli habitat delle tigri” precisa l’ente.

La farfalla monarca migratrice

Più fragile di quanto previsto, invece, la resistenza della farfalla monarca migratrice – una sottospecie della farfalla monarca (Danaus plexippus) – all’aggressione umana.

Questa meraviglia naturale, come Bruno Oberle, direttore generale della IUCN, definisce lo spettacolo offerto dalle farfalle monarca che migrano per migliaia di chilometri, è messo a dura prova dalle attività antropiche.  Disboscamento, deforestazione ma anche pesticidi ed erbicidi mettono a repentaglio non soltanto le farfalle ma anche l’euforbia “la pianta ospite di cui si nutrono le larve della farfalla monarca” spiega l’IUCN.

La popolazione occidentale di questa specie è diminuita di circa il 99,9% dal 1980 mentre la più ampia popolazione orientale è diminuita dell’84% tra il 1996 e il 2014.

Per la sopravvivenza di questo affascinante lepidottero si confida ormai soltanto nella sensibilità delle persone e nell’impegno delle specifiche organizzazioni.

Lo storione

Ma tra gli animali migratori quello che desta maggiori preoccupazioni è lo storione, in particolare il beluga, rinomato per la sua carne ma soprattutto per le sue uova dalle quali si ricava il caviale.

Tra le cause torna il bracconaggio assassino e  le dighe.  Delle restanti 26 specie di storione nel mondo, il 100% è ora minacciato di estinzione: l’ultima rivelazione ha dimostrato un declino marcato come non si era immaginato.

La Lista Rossa

La Lista Rossa della specie minacciate  (Red List of Threatened Species) classifica le specie secondo una delle otto categorie che rappresentano la minaccia di estinzione.

Nell’ultima versione sono state valutate in totale 147.517 specie, con 41.459 specie considerate a rischio di estinzione: di queste, 9.065 sono in pericolo di estinzione; 16.094 sono in pericolo e 16.300 sono considerate vulnerabili. Da quando è stata istituita nel 1964 a oggi la Lista comprende 902 specie ormai estinte e 82 ‘estinte in natura’, ossia gli unici membri ancora in vita sono in cattività o  non nel loro habitat storico perché distrutto dall’inquinamento e del cambiamento climatico.

Noi esseri umani non abbiamo trovato un equilibrio tra il nostro sviluppo e la natura sottoposta ad un eccessivo sfruttamento, ma è anche vero che siamo ormai prossimi agli 8 miliardi di abitanti sulla Terra e destinati ad aumentare fino al 2080. Troppi per riuscire a non impattare con l’ambiente.

 

*Unione Internazionale per la conservazione della natura (IUCN): organizzazione non governativa internazionale con sede a Gland (Svizzera) alla quale dal 1999 le Nazioni Unite le hanno riconosciuto lo status di osservatore della stessa ONU e che conta più di 1400 organizzazioni-membri.

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